6.
No, non è il mio numero fortunato. Non è nemmeno il numero che uscirà alla prossima estrazione del Lotto sulla ruota di Torino (ma se lo giocate e vincete, facciamo fifty fifty eh”). Non è il numero dei miei figli gemelli, nè quello degli anni che mi mancano alla pensione (sono infatti 66).
6 sono i kg in più che mi sono rimasti addosso dopo la gravidanza (una sola, di un solo figlio, quasi 5 anni fa). Pesavo, prima, 54 kg. Ora ne peso 60. 6 in più, distribuiti nel modo che segue:
- 1 kg sulle tette (“alleluiah alleluiah”. Questo è il commento di mio marito. Il mio: “ma che cavoli, una cosa di buono avevo ed era che d’estate potevo non mettere il reggiseno che tanto era una tabula rasa perenne… ora manco più questo!”);
- 2 kg sulle cosce (che già prima strusciavano l’una contro l’altra ad ogni piè sospinto. Ora basta un po’ d’umidità e di sudore e sembra d’avere la carta-vetro tra gli adduttori);
- 3 kg sulla pancia. La pancia… maledetta lei… Quell’escrescenza molliccia sempre in primo piano. Che tu sia in costume, in jeans o in tuta da sci, la pancia non la nascondi mai. Perché lei si pronuncia, fuoriesce, dilaga. La pancia c’è (come la Ceres, che effettivamente un po’ te la fa venire… ma questa è un’altra storia).
Inutile dire che a nulla son valse palestre, nutrizioniste, cicli depurativi, integratori, pasticche, lavande gastriche, i rimedi della nonna e quelli della zia, la dieta bi-zona e quella del gelato (poi onestamente, quella del gelato proprio per niente), nemmeno la colonscopia. Nulla. La pancia c’è.
Di cotanti argomenti andavo ragionando mentre lemme lemme mi aggiravo in quel del Lido in questi giorni di Festival, consolandomi mentalmente grazie al principio del “mal comune mezzo gaudio” (ovvero: vabbè, ma mica solo io, tuuuuuuuutte le donne dopo il parto son sempre un po’ più piene e burrose, no???), quando ecco che mi si materializza davanti lei: Amal.
Due metri di stacco di coscia, per 18 kg di peso. Forse 19. Che tu già la odi un po’ perché ha accalappiato George Clooney che la venera come Leonardo la Gioconda… ti pare che si debba anche permettere il lusso di essere in assoluta perfetta forma dopo aver partorito, praticamente l’altro ieri, due gemelli? Cioè dico: due gemelli! Ma dove li ha tenuti per nove mesi? Nel marsupio?
Che poi, Amal si fa odiare perché con lei non puoi nemmeno far partire quelle magre invettive consolatorie del tipo: sì, sarà pure figa, ma ha il cervello di una gallina! No, lei ha pure il cervello (e il lavoro che tu non potresti mai avere per il semplice fatto che non sei all’altezza) e quindi sei costretta a chiederti: ma dove son finite le buone vecchie gnocche senza cervello di una volta? Dove??????
C’è poco da dire (e da rispondere). L’unica cosa che puoi fare (e che in effetti ho fatto) è tirare in dentro la pancia (praticamente sono in apnea da tre giorni), ficcarti ai piedi un tacco 12 (che si sa, l’altezza è mezza bellezza) e tenere la bocca a culo di gallina (che fa subito seduction). Tu non sarai tanto intelligente, però… No niente, lasciamo perdere.
p.s. ieri è arrivata Chiara. Come chi? Chiara Ferragni. Non dirò nulla sul suo pancino (è incinta, non è incinta, ha mangiato un pollo, ha mangiato direttamente Fedez. Non ci interessa). Vi dico solo che ho fatto un grande enorme sorriso quando con la manina ha tirato su lo strascico del vestito mostrando quei 4-5 centimetri di minigonna che si era messa, mostrando, oltre all’utero, un meraviglioso accenno di buccia d’arancia sotto al culo. Com’è bella la cellulite! Delle altre!
[:it]
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No, non è il mio numero fortunato. Non è nemmeno il numero che uscirà alla prossima estrazione del Lotto sulla ruota di Torino (ma se lo giocate e vincete, facciamo fifty fifty eh”). Non è il numero dei miei figli gemelli, nè quello degli anni che mi mancano alla pensione (sono infatti 66).
6 sono i kg in più che mi sono rimasti addosso dopo la gravidanza (una sola, di un solo figlio, quasi 5 anni fa). Pesavo, prima, 54 kg. Ora ne peso 60. 6 in più, distribuiti nel modo che segue:
- 1 kg sulle tette (“alleluiah alleluiah”. Questo è il commento di mio marito. Il mio: “ma che cavoli, una cosa di buono avevo ed era che d’estate potevo non mettere il reggiseno che tanto era una tabula rasa perenne… ora manco più questo!”);
- 2 kg sulle cosce (che già prima strusciavano l’una contro l’altra ad ogni piè sospinto. Ora basta un po’ d’umidità e di sudore e sembra d’avere la carta-vetro tra gli adduttori);
- 3 kg sulla pancia. La pancia… maledetta lei… Quell’escrescenza molliccia sempre in primo piano. Che tu sia in costume, in jeans o in tuta da sci, la pancia non la nascondi mai. Perché lei si pronuncia, fuoriesce, dilaga. La pancia c’è (come la Ceres, che effettivamente un po’ te la fa venire… ma questa è un’altra storia).
Inutile dire che a nulla son valse palestre, nutrizioniste, cicli depurativi, integratori, pasticche, lavande gastriche, i rimedi della nonna e quelli della zia, la dieta bi-zona e quella del gelato (poi onestamente, quella del gelato proprio per niente), nemmeno la colonscopia. Nulla. La pancia c’è.
Di cotanti argomenti andavo ragionando mentre lemme lemme mi aggiravo in quel del Lido in questi giorni di Festival, consolandomi mentalmente grazie al principio del “mal comune mezzo gaudio” (ovvero: vabbè, ma mica solo io, tuuuuuuuutte le donne dopo il parto son sempre un po’ più piene e burrose, no???), quando ecco che mi si materializza davanti lei: Amal.
Due metri di stacco di coscia, per 18 kg di peso. Forse 19. Che tu già la odi un po’ perché ha accalappiato George Clooney che la venera come Leonardo la Gioconda… ti pare che si debba anche permettere il lusso di essere in assoluta perfetta forma dopo aver partorito, praticamente l’altro ieri, due gemelli? Cioè dico: due gemelli! Ma dove li ha tenuti per nove mesi? Nel marsupio?
Che poi, Amal si fa odiare perché con lei non puoi nemmeno far partire quelle magre invettive consolatorie del tipo: sì, sarà pure figa, ma ha il cervello di una gallina! No, lei ha pure il cervello (e il lavoro che tu non potresti mai avere per il semplice fatto che non sei all’altezza) e quindi sei costretta a chiederti: ma dove son finite le buone vecchie gnocche senza cervello di una volta? Dove??????
C’è poco da dire (e da rispondere). L’unica cosa che puoi fare (e che in effetti ho fatto) è tirare in dentro la pancia (praticamente sono in apnea da tre giorni), ficcarti ai piedi un tacco 12 (che si sa, l’altezza è mezza bellezza) e tenere la bocca a culo di gallina (che fa subito seduction). Tu non sarai tanto intelligente, però… No niente, lasciamo perdere.
p.s. si è fatta vedere anche Chiara. Come chi? Chiara Ferragni. Non dirò nulla sul suo pancino (è incinta, non è incinta, ha mangiato un pollo, ha mangiato direttamente Fedez. Non ci interessa). Vi dico solo che ho fatto un grande enorme sorriso quando con la manina ha tirato su lo strascico del vestito mostrando quei 4-5 centimetri di minigonna che si era messa, mostrando, oltre all’utero, un meraviglioso accenno di buccia d’arancia sotto al culo. Com’è bella la cellulite! Delle altre!
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