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Vado un attimo nel 2030 e torno

Ho avuto l’illuminazione. Ho visto il nostro futuro. Tra l’altro neanche tanto lontano. Il 2030.

Proprio l’altro giorno, nel traffico del black Friday (quando capirete poi che su un prezzo di 99.99 euro lo sconto di 0.99 non vale il blocco stradale che create, sarò una donna felice).

Un futuro tecnologico che ci faciliterà la vita. Certamente. Volete sapere quali cose ho visto nel 2030 che voi umani?

Giornata tipo della mia famiglia nel 2030:

Ci alziamo tutti. A orari leggermente sfalsati ma pronti per i nostri doveri quotidiani. Scuola, lavoro, riunioni, pranzi compiti faccende domestiche.

Metto il latte nel microonde, sveglio i ragazzi col cellulare. Non vado in camera loro, basta uno squillo al cellulare, che tanto ormai ci parliamo tutti così.

Loro vengono in cucina. Col cellulare. E mentre fanno colazione ripassano qualcosa. Dal cellulare.

Mio marito fa il caffè. Con la macchinetta azionata dal timer. Poi ci vestiamo e ci mettiamo in postazione.

I ragazzi seguono i corsi online. Così comodi. Gli insegnanti sono tutti validi.

Mio marito da quando entrò in vigore la fattura elettronica non va neanche più dai suoi clienti a ritirare i documenti per far loro le dichiarazioni dei redditi. È commercialista. E ormai da oltre 10 anni fa tutto online.

Io oggi ho voglia di shopping e faccio un giretto. Zalando, Yoox, Amazon, e qualche sito di artigianato. Se spendi 99 euro hai anche la spedizione gratis. Tutto made in Italy eh? No sta roba cinese…

L’altro giorno ho fatto più resi che ordini col fatto che le maledette taglie americane sono tutte diverse da quelle europee a cui ero abituata. Ma le potrebbero fare tutte uguali anziché impazzire con numeri, unità di misura, galloni e once?

Anche lì… coi pesi delle ricette online che trovo è un casino fare una torta nel modernissimo 2030. Tazze al posto di grammi, piedi al posto di centimetri, che non capisci se stai facendo un ciambellone o un corso da bematista (non sapete cos’è il bematista?)

Tu mi dirai, ma uscire per negozi? Per quelli che sono rimasti non vale proprio la pena. E poi le strade sono invase da camion e camioncini di questi corrieri che fanno consegne… non sapresti neanche dove posteggiare. È tutto un brulicare di Dhl, Ups, Bartolini.

Il pranzo oggi lo facciamo al take away sotto casa. Ho chiamato per la consegna a domicilio e mi hanno detto di avere licenziato il cameriere. Gli ho chiesto con cosa si fossero attrezzati: Just Eat? Uber eats? Glovo? Non mi direte mica che nel 2030 devo uscire di casa per prendere un pranzo al take away. Dice che consegnano coi droni. E infatti mio figlio che non vuole studiare ha fatto un corso di pilota di droni. Almeno impara qualcosa di pratico e va a lavorare in qualche bar. Ma sempre dopo il diploma. Che lo studio è comunque importante.

L’altro all’università mi dice che la materia che odia di più è la geografia. E ci credo. Ormai senza navigatore non riesce neanche a tornare a casa dalla palestra. Tanto c’è google maps che ci dice dov’è il Nilo, le Dolomiti e qual è la capitale del Nepal. E nel frattempo s’è pagato un corso di fitness online. Lo guarda tra una ricerca su wikipedia e una lezione su youtube. Secondo me però non funziona granché. Fa gli esercizi da seduto. Valli a capire sti giovani del 2030. S’è pure fatto la ragazza grazie a un sito di incontri. Dice che è carina ma non è sicuro che l’immagine del profilo sia reale.

Tanto non la vedrà mai dal vivo, che gliene frega.

Dopo pranzo volevo un po’ sistemare casa per cena. Mio marito ha invitato una coppia di amici che conosciamo da poco a mangiare insieme la pizza. C’è la partita in Tv… sai che noia per una non tifosa. Anche se da quando hanno messo l’arbitro elettronico (già da qualche anno a dire la verità, una sorta di evoluzione stile Pokemon del Var. Adesso praticamente l’arbitro, anziché correre in campo, è in una cabina di regia e vede tutti i falli segnalati dalle telecamere intelligenti) almeno non sento più le invettive di mio marito contro l’uomo in nero che fischia sempre contro la sua squadra del cuore.

Dopo la videochiamata con mia madre che voleva vedere i nipoti attacco il robot per spazzare prima che vengano gli ospiti. Sennò col rumore che fa il robot, su skype non si sente niente. Che poi mia madre è anche un po’ dura d’orecchie e dal visore tra un po’ ci metteremo i sottotitoli per parlarci. Comunque sto coso che gira per casa da solo è un portento, peccato che abbia aspirato il gatto nel 2022 e abbiamo deciso di rinunciarci. Al gatto ovviamente.

Ma sapete che c’è?

Che m’è venuta una ideona. Parlando su skype con mia madre. Ora chiamo questi amici. Lo abbiamo cominciato a fare già qualche altra volta.

La pizza, stasera, ce la mangiamo in conference call. Si…. Che piove pure. Loro stanno lì a casa loro e noi qui a casa nostra. Il pacco di Amazon è arrivato e il vestito lo metto che dal monitor sto veramente bene. E la casa è pulita. Se proprio vogliono fare un giro magari evito le stanze che non ho fatto e con la webcam inquadro solo salone e cucina.

La cosa più difficile però è sincronizzare le pizzerie. Ce la faranno a portarci le pizze contemporaneamente o dovremo mangiare in buffering?

Alessandra Flaminio

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Alessandra Flaminio

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