Supermercati a Parigi

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MONOPRIX

Esselunga che si fonde con La Standa, il risultato è un Upim. Entri per comprare degli avocado e esci con un set di tazze di porcellana che già non ti servivano nel momento in cui le hai prese, figuriamoci quando arrivi a casa e ti rendi conto che sono oscene, di un cheap spaventoso. Decidi di usarle per buttarle dalla finestra a Capodanno, sperando finalmente di uccidere qualcuno per caso.

CARREFOUR

Establishment del multinazionalismo perbenista dell’alimentare. Retroguardia del cuccage medioborghese, gemellato con tutti i Carrefour del mondo, e in special modo con quello di Porta Venezia a Milano, lato bene. Quartier generale di quelli ben posizionati a cui però manca il fiuto e la fantasia del flaneur di professione per capire che il vero abordage avviene ormai all’Unes di Porta Venezia, che, seppur collocato per una fatale distrazione del destino nel lato sbagliato di Porta Venezia, custodisce intatta la carica erotica del lato male, di cui percepisce le irradiazioni vista la posizione liminare. Modello di riferimento le boutique di Zara Home.

LEADER PRICE

Zingarata di dimensioni epiche. Zingarate.com dovrebbe honoris causa cedere il dominio senza troppe storie. Un tempo corrispettivo potenziale dell’Lidl prima che questo fosse investito suo malgrado da coolness, nonostante le loro pubblicità abbiano fatto l’impossibile per rovinarne la reputazione. Sorta di tendostruttura un tempo adibita a serate after di goa-trance per ventenni provenienti dalle banlieu, non pagano l’affitto da mesi, figuriamoci se possono pretendere che noi paghiamo la spesa. Il furto è fortemente incoraggiato dagli stessi dipendenti perché visto come dimostrazione che sai stare al mondo. Salvini è per l’abolizione.

FRANPRIX

Vero corrispettivo dell’Unes di Porta Venezia, lato bene ma male. Autentico localino di punta della Rive Gauche e valida alternativa a una serata in un cinemino qualsiasi del V Arrondissement. Varrebbe la pena di fare una passata dal parrucchiere prima di andare a fare la spesa.

 [:en]SUPERMERCATI A PARIGI

Monoprix. Esselunga che si fonde con La Standa, il risultato è un Upim. Entri per comprare degli avocado e esci con un set di tazze di porcellana che già non ti servivano nel momento in cui le hai prese, figuriamoci quando arrivi a casa e ti rendi conto che sono oscene, di un cheap spaventoso. Decidi di usarle per buttarle dalla finestra a Capodanno, sperando finalmente di uccidere qualcuno per caso.

Carrefour. Establishment del multinazionalismo perbenista dell’alimentare. Retroguardia del cuccage medioborghese, gemellato con tutti i Carrefour del mondo, e in special modo con quello di Porta Venezia a Milano, lato bene. Quartier generale di quelli ben posizionati a cui però manca il fiuto e la fantasia del flaneur di professione per capire che il vero abordage avviene ormai all’Unes di Porta Venezia, che, seppur collocato per una fatale distrazione del destino nel lato sbagliato di Porta Venezia, custodisce intatta la carica erotica del lato male, di cui percepisce le irradiazioni vista la posizione liminare. Modello di riferimento le boutique di Zara Home.

Leader Price. Zingarata di dimensioni epiche. Zingarate.com dovrebbe honoris causa cedere il dominio senza troppe storie. Un tempo corrispettivo potenziale dell’LIdl prima che questo fosse investito suo malgrado da coolness, nonostante le loro pubblicità abbiano fatto l’impossibile per rovinarne la reputazione. Sorta di tendostruttura un tempo adibita a serate after di goa-trance per ventenni provenienti dalle banlieu, non pagano l’affitto da mesi, figuriamoci se possono pretendere che noi paghiamo la spesa. Il furto è fortemente incoraggiato dagli stessi dipendenti perché visto come dimostrazione che sai stare al mondo. Salvini è per l’abolizione.

Franprix. Vero corrispettivo dell’Unes di Porta Venezia, lato bene ma male. Autentico localino di punta della Rive Gauche e valida alternativa a una serata in un cinemino qualsiasi del V Arrondissement. Varrebbe la pena di fare una passata dal parrucchiere prima di andare a fare la spesa.

Lunettes de Lune

(articolo apparso su
http://lunettes-de-lune.tumblr.com/…/…/supermercati-a-parigi
e

Lunettes de lune

Uno pseudonimo necessario a non compromettere una milionaria carriera ai vertici dei servizi segreti.

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Lunettes de lune

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