Leggendo un po’ in giro e rompendo gli zebedei a una mia amica sessuologa, ho racimolato parecchi appunti per spiegare ai maschi cosa ci piace davvero quando si parla di sesso. Ovviamente siamo tutte diverse e complicate (cit.) ma si parla di grandi numeri, e non di soggettività.
Essere prese in braccio.
Che sia per appiccicarci al muro, appoggiarci sulla lavatrice o sul tavolo di cucina, a noi donne piace sentirci ‘leggere’, sollevate (in barba alla dieta) perché l’uomo, più che da puzza’, ha da esse’ forte, e quindi in grado di alzarci e appenderci al muro tipo arazzo (la rima non è un caso).
I baci sul collo.
Sarà che siamo particolarmente intelligenti e abbiamo il cervello troppo pesante (…), ma il collo ha bisogno di essere coccolato. Adoriamo i lunghi baci sotto e dietro alle orecchie, il respiro lieve o affannato intorno ai lobi… e qui si salta direttamente al punto 3:
Abbraccio da dietro.
… che non ha niente a che vedere con la pecorina. L’abbraccio da tergo sa di protezione, di abbandono. Spostare i capelli dal collo e baciare la propria donna mentre la si stringe da dietro, è un must del maschio alfa, ma anche beta, gamma, delta… fino a finire l’alfabeto.
Preliminari.
Qui bisogna saper ascoltare la partner: ci sono quelle che amano essere ascoltate e coccolate, ma senza esagerare, e quelle che per preliminari intendono una serie di passaggi e incontri a eliminazione, come nella Champions League, (tanto per fare un esempio comprensibile a tutti).
Sesso alla ‘ndo cojo cojo.
A molte, ma non a tutte, piace l’improvvisazione, nei tempi e nei luoghi: quello che ti dice ‘cara, stasera scopiamo alle 7 e un quarto sul divano, ti va?‘, ci causa una secchezza vaginale tale, che per reidratarci serve un tubo di unguento da chilo.
Dare ordini.
Per dare ordini non si intende ‘stirami la camicia’ o ‘lucidami le scarpe’, ma che l’uomo, con fare risoluto, ‘ordini’ le posizioni e i baci che si pensa diano piacere a entrambi, giusto per illuderci che siate decisi, ogni tanto, e non come all’IKEA.
Niente ordini, ma azione!
Contrariamente a quanto scritto sopra, a molte donne piace essere prese, possedute, girate e prillate come una trottola in mano a un giocoliere. Non si tratta quasi mai di pigrizia, ma di senso dell’abbandono al piacere totale e all’altrui virilità. Ovviamente ci vuole un po’ di rodaggio, perché se lui ti schiaffa in ginocchio, ma tu hai l’artrosi, o ti mette a 90° e resti bloccata col colpo della strega, ci sono delle priorità e delle info da rivedere.
Non chiedere: prendere.
In un rapporto libero e consenziente, l’uomo che chiede ‘ti posso fare di qui, ti posso baciare di là, ti è piaciuto questo, vorresti fare quello’ fa venire il latte alle balle. Se proprio volete informarvi sulle nostre personali inclinazioni, fateci compilare (piuttosto) un test a crocette prima ancora di spogliarci, perché pare che la decisione, per molte, sia indice di mascolinità.
Oh, intendiamoci bene, io mi limito a riportare dati, ciascuna di noi ha delle preferenze per quel che riguarda il sesso. C’è chi (beata lei) è sommelier della minchia, e chi, come me, ha fatto fare il test al marito ‘scopri quale animale sei a letto’ e gli è uscito “acaro“.
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