[:it]Varese: riflessioni delle 14.00
Fino ai 40 anni farsi un selfie è del tutto lecito.
Dopo i 40, farsi cogliere nel bel mezzo di una posa sexy, occhio languido, tette in vista e braccio destro teso in avanti, potrebbe essere motivo di imbarazzo.
Invecchiare significa assomigliare sempre di più ai selfie che cancelliamo piuttosto che a quelli che pubblichiamo. E spesso sarebbe meglio non lanciarne più nemmeno uno, limitandoci ad attingere al nostro materiale d’archivio.
Nei nostri ritratti sui social sembriamo tutte delle preadolescenti.
Ma alcuni indizi rivelano senza alcuna pietà il nostro stadio di decomposizione organica:
– l’effetto sfumato: beh, chiaramente. A 18 anni ti puoi fare una foto in qualunque posa e uscirai quasi sempre magnifica. A 50 o ti fai il selfie in penombra o ti sfumi con Photoshop. Attenzione peró all’effetto “fantasma di mezzanotte”: potrebbe traumatizzare il pupo.
– la foto di spalle: da sola o con il cane, in mezzo ad una vallata o nell’atrio del centro commerciale. E’ un classico delle milf ancora in forma e ben tenute. Da evitarsi in caso di sovrappeso o di jeans che pendono dalle chiappe.
– il selfie in maschera: sorriso a 32 denti e rughe dignitosamente celate. Di solito si fa in gruppo, in mezzo alla bolgia. Attenzione all’effetto balera anni ’80, incentivato dal tasso alcolico imperante, che proprio non perdona.
– il selfie dall’alto, con la testa appoggiata al cuscino e lo sguardo fisso e sognante. Funziona benissimo e rende davvero come un ottimo lifting. Solo che al primo appuntamento on-air il tuo cavaliere potrebbe chiederti “Quando arriva tua figlia?”
In sintesi, meglio un selfie in meno e una corsetta al parco in più.
Le rughe te le tieni certo tutte quante ma almeno, nella foto di spalle, potrai reggere ancora il match per un paio d’anni. [:]
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