Passate le feste, FINALMENTE.
Gli addobbi che stanno sulle strade da Ottobre, stanno per essere accantonati, finalmente.
Pranzi, cene, visite di (s)cortesia da tutto l’albero genealogico sono finiti, FINALMENTE.
Le strade affollate, la ressa nei negozi, l’ansia da regali che ormai anche quando compri il pane chiedi “mi fa la confezione?”, passati, finalmente.

Tempo di riordinare le case, le idee, e di riguardare quei pacchetti mezzi aperti che avete abbandonato sotto l’albero per decidere in seguito cosa fare di loro: quelli sbagliati, i reietti, i regali scartati in tutti i sensi.

Perché mentre tutto quello che è stato apprezzato e gradito (probabilmente perché ce lo siamo scelto, provato, prenotato e, alla fine, probabilmente anche pagato) è subito stato riposto con cura nei nostri armadi, tutto quanto è stato poco gradito viene mollato in un angolo in attesa di appello. Poche le possibili sentenze: cambio, riciclo, bidone.

In base al tipo di regalo, ma soprattutto a chi l’ha fatto, si può optare per:

lo Scontrino di cortesia:

quindi per cortesia, oltre al sempre gradito biglietto di auguri, allegate anche questo simpatico scontrino, che ci permetterà di rimediare al vostro errore di valutazione. Anzi, per la gioia di scorgere il magico foglietto dietro l’ennesimo maglione con i pois multicolor per voi che non avete mai superato il vostro periodo Dark, invece di esclamare “che schifezza”, potremmo dire “no sai, hai solo sbagliato la taglia”: tutti felici e Natale salvo. Perché un oggetto terribile può diventare un molto più gradito “buono spesa”.

Il riciclo:

una pratica nobile e nota fin dai tempi più antichi, che permette di consegnare ai legittimi destinatari regali che evidentemente non erano pensati per voi. Il ciclo del riciclo può essere anche parecchio lungo, si narra di sciarpe fatte da bisnonne ormai defunte che circolano tra i rami vari della parentela da 50 anni senza che nessuno le abbia mai indossate, o di presepi di Capodimonte che stanno facendo il giro del mondo passando di confezione in confezione. C’è gente che mostra una tale affinità di gusti che ormai il riciclo può avvenire direttamente senza nemmeno scartare la confezione: il pacco della nonna arriva direttamente alla suocera senza passare dal via! L’importante è che questi legami intangibili non diventino mai amicizie reali: ognuna potrebbe portare in dono  all’altra un suo stesso regalo!

Esiste anche la versione evoluta del riciclo, che consiste nel mettere insieme regali diversi per creare nuove e originali brutture. Questa pratica è molto utile con i classici cesti, dove c’è sempre qualcosa che proprio non piace. Io, per esempio, a fine anno mi presento sempre con cesti pieni solo di cotechini misti e lenticchie in scatola.

E infine ci sono quei regali per le quali non c’è possibile difesa, si può solo sperare in una esecuzione rapida, e sentirsi fortunati, perché in mezzo a tutto quanto di orribile abbiamo ricevuto, qualcuno nel mondo ha ricevuto questo:

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