Luglio, ora di pranzo, ascolto un po’ distrattamente il telegiornale: politica, covid, estero, fino a che una notizia apparentemente banale mi fa sussultare, anzi, mi provoca decisamente più che un sussulto: “Amadeus e Fiorello di nuovo al festival di Sanremo 2021”.
Ho sentito bene? Amadeus e Fiorello di nuovo insieme sul palco dell’Ariston?
Facendo le corna nella mia cucina, mi chiedo: ma davvero sono rimasta io l’unica scaramantica in questo paese? Proprio a nessuno interessano le conseguenze che questa scelta potrà portare?
Non ci sono altre soluzioni, è necessario istituire un ministero per la vigilanza alla iettatura. No perchè a me questa cosa di cominciare l’anno nuovo esattamente come abbiamo iniziato il 2020, con un evento fotocopia che ha preceduto di pochissimo l’inizio della quarantena, non mi pare per niente un bel segnale!
Che sia stato pensato per dare una seconda occasione a Bugo e Morgan? Per non farli finire nel dimenticatoio alla prima edizione straordinaria del tg con i numeri del contagio? Forse ci aspettiamo un Achille Lauro che ci proporrà un macabro travestimento da morte con tanto di falce, dotata però di mascherina con sopra i teschietti? Ci aspettiamo nuovi spot oltre a quelli sulla Regione Liguria per promuovere questo o quell’altro gel igienizzante? Oppure è un modo per far ripigliare Amadeus, che in effetti poverino non l’ho visto tanto bene a condurre I Soliti Ignoti con: il pubblico registrato, i box di plexiglass e una evidente penuria di concorrenti, così drastica che poverino alla fine pur di concludere l’ultima puntata ha fatto partecipare pure sua moglie, come i migliori venditori di Folletto che finiscono per stalkerare la propria parentela pur di piazzare qualche aspirapolvere e risultare il rappresentante del mese.
Sarò esagerata io eh a farmi tutti questi pensieri, su una cosa in fondo banale come il Festival di Sanremo, però nel dubbio come diceva il grandissimo Eduardo:
“Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.”
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