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sanremo

  

Cos’è la felicità?
 
– Forse un duetto con Paola Turci, che renderebbe intenso pure il testo di Whiskey il Ragnetto, o Cammariere che suona il piano per incorniciare con eleganza la canzone di Nina Zilli. O la batteria di Tullio de Piscopo. 
 
– Forse Felicità è scoprire che esiste la possibilità di non far duettare ogni minuto – di ogni sera del Festival – Baglioni.
 
– O forse la Felicità è Gianna Nannini che, nel bene e nel male, sembra sempre coerente a se stessa.

 


-Magari la Felicità è scoprire che anche Michelle Hunziker indossa vestiti di merda, ogni tanto ( ma no, niente, stava bene pure con un fiocco rosa di un chilo e mezzo attaccato alla schiena ).

-Di certo la Felicità è Piero Pelù che dà un senso alla parola rock.

 -Felicità è Skin. E il vestito di Skin. E Skin.


-Di certo la Felicità è confortarsi all’idea di non avere le sopracciglia di Annalisa e Michele Bravi.

 Ma manca ancora qualcosa…
 
Cos’è davvero la Felicità? 
 
-Forse la Felicità è rendersi conto che è la penultima sera di Sanremo e ce l’abbiamo quasi fatta… e magari è anche l’ultima volta che proporranno la gag dell’ospite che interrompe Baglioni mentre canta.
No perché, sì, la prima volta ok, già la seconda… poi pure la terza… eddai.
 

-O magari, la felicità è Mirkoeilcane che, anche se ha fatto una canzone che sembra più un monologo teatrale, ha portato in scene l’unica roba da pelle d’oca.

 -Forse la felicità è sapere che in platea c’era Salvini ma non l’hanno inquadrato, per par condicio, e non siamo stati costretti a vederlo pure a Sanremo.
 
No. Niente di tutto ciò.
 
La Felicità è Favino che scende in platea e va da moglie e figlia per portar loro un panino.
 
Un panino.
La Felicità è un panino.
E Favino ( che suona pure il sax, tra l’altro.)
 

Diceva bene Al Bano…

 

 
(da notare lo sguardo del pubblico, ammaliato non da Favino ma dal panino. Che s’era pure fatta na certa… )

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