Stasera va in onda L’isola dei Famosi. Sì.
E, come sempre in tv si celebra la serata della dignità femminile, speriamo nell’ennesimo esilarante siparietto offerto dalla regina della satira, Alessia Marcuzzi, durante il serale dell’Isola dei Famosi.
Infatti, una settimana fa……
Rocco Siffredi sbarca sull’Isola per tentare Samantha De Grenet, offrendo del cibo in cambio della permanenza di mezz’ora dietro un paravento insieme a lui che finge di essere nudo.
Uno spettatore pensa subito “e quindi? Devono stare insieme dietro a un paravento per mezz’ora: in che consiste ‘sta grande prova di coraggio?”. La Marcuzzi tenta per un’ora di diretta di convincere il pubblico che trattasi di situazione talmente al limite che difficilmente l’interessata potrà accettare, inoltre, continua a chiedere inutili collegamenti con l’uomo dietro il sipario per accertarsi che non si sia tolto le mutande (perché dovrebbe farlo? È forse malato di qualche forma schizoide denudante?), il tutto condito da risatine finto-imbarazzate volte forse a far credere che un pene non abbia mai occupato il suo campo visivo. Ora, capisco che il rapporto con Dj Francesco non faccia curriculum in tal senso ma non esageriamo!
Tutto questo fingere di temere l’inquadratura di un pene, parte del corpo che si evita sempre accuratamente di nominare (manco fosse Voldemort, L’innominabile della saga di Harry Potter), per proteggere l’innocenza dello spettatore, il quale, intanto si è cibato tutte le sfumature di culo delle isolane in tanga, non è solo noioso e banale ma addirittura incomprensibilmente offensivo per lo spettatore.
Non siamo lontani delle risatine fintamente celate e trattenute della Clerici, la quale, durante le sue trasmissioni culinarie, vorrebbe convincerci di provare eccitazione sessuale quando si nomina un ortaggio di forma allungata o addirittura un prodotto ittico che solo a lei evoca immagini da Kamasutra.
Anche Mara Venier continua da quanrant’anni a cercare la complicità del pubblico inscenando espressioni di finto imbarazzo e tuttavia non riesce a bloccare il fiume in piena di risate, di fronte a un doppio senso inventato da Alvaro Vitali in un film di Pierino negli anni ‘70.
Il numero delle Pene-Imbarazzate in tv è altissimo.
Si può dire di tutto quando si tratta di una donna: tette, poppe, culo, zinne, patata, se c’è un comico toscano pure “topa” è consentito e nessuno finge di essere pervaso dal pudore o scandalizzato-seppur divertito.
Perché non si può dire la parola Pene??? È italiano, è un organo del corpo umano, comprendo che sia pure bruttarello e sgraziato ma perché questo bullismo nei suoi confronti?
Parole come: Glutei, Vagina, Fondoschiena, Ano sono tabù in televisione, tanto che trovano asilo solo in programmi di divulgazione scientifica o medica. In sostanza, se non sei Onder non puoi nominare una vagina altrimenti rischi di far morire di imbarazzo la Marcuzzi o di farla scoppiare nel tentativo di trattenere una risata furibonda.
Propongo qui e ora una petizione al fine di salvare questi termini così bistrattati perché, mi rendo conto, dotati di un intrinseco potere esilarante ma pur sempre parte della nostra lingua (e qui la Clerici sarebbe già all’orgasmo… linguaaaaaa!!!)
Ma soprattutto: salvate il soldato Pene!
https://www.syndromemagazine.com/it/ballerine-curvy-trovarle/
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