[:it]
Visto che Marzo è il mese delle donne, questa puntata del Prontuario sarà dedicata a una sola serie da portare nel futuro, una serie che parla di donne: Glow.
Glow è una serie che parla di Wrestling.
Quindi di donne, è chiaro.
Cioè, forse non è così consequenziale come deduzione, ma è chiara.
Salire su un ring truccate, cotonate, osannate, prendersi a unghiate e fare scenate per poi, in realtà, amarsi e sostenersi a prescindere, appena si spengono i riflettori… dai: più femminile e femminista di così, non si può.
Ma Glow è più di questo.
Glow è, anzitutto, anni 80.
Ambientata negli anni 80, abiti anni 80, musica anni 80.
Segue alla grande il rigurgito nostalgico delle serie degli ultimi tempi che rimandano e ricordano quel periodo, da Stranger Things a BlackMirror. E non solo.
La trama: un gruppo di ragazze, per motivi diversi, partecipa a un casting per un programma di Wrestling femminile. Chi perché sogna di fare l’attrice, chi perché sogna di fare la wrestler per davvero, chi per sbarcare il lunario. Ognuna di loro, con il suo mondo e il suo carattere, si scontrerà con un regista disilluso e frustrato che dovrà dirigerle, ma scoprirà di aver bisogno soprattutto di essere “diretto” da loro.
Il wrestling in rosa, chiaramente, non è una novità.
Anzi, la serie è ispirata proprio a uno show statunitense del 1986, G.L.O.W. basato appunto su match femminili.
La novità non è neanche una serie incentrata su un gruppo di donne.
Basti dire che l’ideatrice di Glow è la stessa di Orange is the new black.
La novità è proprio che la forze delle donne, con o senza glitter, non è più una novità. E ribadirlo non è mai troppo.
Glow non solo va portata nel futuro. Glow è il futuro.
Perché il futuro è donna.
Brevi indicazioni per guardare questa serie.
Come
Con calzettoni fucsia, ombretto azzurro e fascia per capelli fluo.
Dove
In uno spazio ampio e morbido dove poter provare le tecniche di wrestling con il malcapitato che divide casa con voi.
Quando
Quando siete allenati abbastanza da poter imitare le tecniche di wrestling
Finale
La prima stagione vola via in un attimo e c’è il leggero colpo di scena che vi farà venir voglia di aspettare la seconda, senza strepitii ma con una discreta ansia.
Effetti collaterali
Fase di confusione anni 80, da she’s a maniac maniac nananaaa…
[:]
Leave a Reply