Vi do un suggerimento: se ve lo chiedono, fate vestire le vostre figlie da principesse. E mi raccomando, che sia la principessa classica, vestito rosa, maniche a sbuffo, con il cerchio in fondo, corona, guanti e scarpette di cristallo.
Ve lo assicuro, state facendo una scelta saggia per loro, perché una cosa stupida come un costume di carnevale può condizionare una intera vita (altrimenti non sarei qui a scriverlo)!
Sì ma, gli stereotipi di genere? L’emancipazione? Un attimo, ora ci arriviamo, partiamo dall’inizio.
Prendiamo una bambina che si è appena affacciata al mondo, innocente e ancora priva di complessi.
Desidera tanto il vestito rosa da principessa, come tutte le sue amiche, con il tulle, il cerchio ecc… Magari è anche una bambina incredibilmente alta per la sua età e con i piedi fuori standard per avere 10 anni, e le Lelly Kelly non le fanno del suo numero, e nelle foto di classe è sempre quella in fondo che stacca di tutta la testa tutta la classe, maschi femmine e in alcuni casi maestre (ok, qualche complesso questa bambina inizia ad averlo). Quindi almeno a carnevale le piacerebbe vedersi simile alle altre, confondersi un po’ nel gruppo, ma ecco che arrivano i suoi costumi da principessa:
E poi basta, finisce l’età in cui ci si veste da principessa, e si passa al punk. Ma qualcosa di irrisolto è rimasto dentro, un desiderio frustrato di essere una principessa, che si annida lì, silente, un trauma pronto a esplodere, ed esploderà, stanne certa, non appena diventerà indipendente e inizierà a comprarsi i vestiti da sola! Ed è incredibile come abbiano iniziato a produrre le Lelly Kelly versione adulta che arrivano al 41!
Ma fossero solo le scarpe, il problema vero poi è l’attesa del principe azzurro per essere salvata, solo che non è più carnevale. Il mondo è diventato strano, non è come nelle favole, a volte le piccole ex principesse da adulte sono diventate delle vere e proprie streghe, ma tu sei ancora Biancaneve, che accetta una mela da una sconosciuta vecchina dall’aspetto poco rassicurante, convinta che il mondo non possa essere malvagio (a mia difesa però devo dire una cosa: io non mangio mele e quindi almeno la regina cattiva l’avrei fregata!). Ok lo confesso, parlavo di me, e tutto questo fantasticare di favole mi fa sentire un po’ sguarnita di difese dalla realtà.
Quindi forse non sarebbe meglio che nella finzione lasciassimo sfogare tutti questi istinti rosa e sbrilluccicosi, che a carnevale lasciassimo giocare tutte le piccole Rapunzel e Belle Addormentate a fare finta di essere salvate dai vari principe, Zorro, pirata, supereroe interpretati dai loro amichetti? Almeno così le nuove generazioni realizzeranno da subito quanto sia noiosa e scomoda la vita della principessa, con tutti questi tacchi e cerchi e strascichi, noi non lasciamo pericolosi desideri insoddisfatti e sfatiamo subito questo mito, in modo da iniziare ad armare le piccole di spade e scudi (metaforici, per carità!) per andare a combattere da sole i lori draghi.
Beh io nel dubbio, se potessi tornare indietro, mi vestirei così
Alla faccia di tutte le principesse vere o finte, da grande io voglio essere REGINA.
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