Il Leghista Pietro Burgazzi, Segretario del Comune di Cremona, scrive un post sulle donne-sardine di colore:

“QUANDO NON BATTONO, NUOTANO”.

Caro Pietro Burgazzi,

Le scrivo la presente al fine di contrastare il suo spirito razzista e misogino che, ormai da tempo, La pervade.

Lo sa che quelle donne che “quando non battono, nuotano” sfilano proprio per ribellarsi a una situazione di sfruttamento, a cui devono sottostare da tempo, gestita dalle mafie che operano nei vari Stati, compreso il nostro?

Non Le viene in mente che, forse forse, farebbero di tutto pur di non essere picchiate e usate come carne da macello, poiché, quando sono partite dal loro Paese ostile, con un sacco lacero in spalla, riempito di lacrime e speranza, avevano ben altro in testa?

Questo per rispondere anche alla Sua Collega, Lucia Borgonzoni, che si professa vittima-social di commenti maschilisti e sessisti.

Cara Lucia Borgonzoni,

Lei, che è donna come noi, come le donne che il Suo Collega ha definito “quando non battono, nuotano”, parli. Parli, anche per noi, perché ha la voce più grossa della nostra, che abbiamo perso a furia di gridare i nostri diritti, affinché tutte le donne rivestano un ruolo sociale dignitoso, e non vengano più sfruttate né offese.

Magari, solleciti i Suoi colleghi e ‘superiori’ a far sì che la politica, alleata trasversalmente ai partiti, traduca i sogni e il linguaggio disperato delle donne in una realtà tangibile, che abbracci tutte quante, indistintamente, perché ci saremmo anche rotte le tube.

Benvenuta Lucia,

Benvenuta nel mondo del sessismo.