Certe volte penso di non essere normale.

Mi vergogno a chiederlo in giro, per cui lo tengo per me ma il dubbio non svanisce, anzi. Come tutto il “non detto” lievita, cresce, raddoppia, tipo Blob. Non penso di avere un disturbo tanto grave o forse m’illudo che sia così, magari invece è grave e il non parlarne lo aggrava ancora di piùdipiùfinoasfiorareilblu.

Ecco, ci risiamo, lo sapevo.
Per esempio, se in una giornata come oggi penso: “Piove”, immediatamente continuo con “Sullesogliedelboscononodoparolechediciumane ecc ecc”. Naturalmente, lo recito in modalita MUTE. Però lo recito.

Oppure incontro qualcuno che mi dice: “Grazie” e mi parte subito “deifiorfratuttiglialtrilihoriconosciuti ecc.ecc”.E questo lo canto.

Sento un “Ti amo” e, a seconda del momento, opto per “Ti-amotiamoti-amo” oppure correggo con “T’amo” e mi precipito su “Pioboveemiteunsentimentodamorealcorminfondi ecc.ecc”.
Alla lunga è fastidioso.
Loro: “Buongiorno!”
Io(“buongiornoaquestogiornochesisvegliaoggiconmebuongiornoallattedalcaffé…)
Loro: “Arrivederci”
Io:(ArrivederciRomagudbaiaufridersen…)
Loro: Guardi, si sta sbagliando
Io:(ChihaivistononènonèFrancescaaaa).
Aiuto.Help (I need somebody Help!Not just anybody Help). Ahhhhh!!!!

Vi prego: Se qualcuno sa cosa fare mi chiami, mi messaggi, mi citofoni. Se continuo così non so se ne uscirò viva. (Vivalapappapappacolpomopomopomopomodoro!).

Vi prego, non pensate che sia pazza ma soprattutto, vi scongiuro, non chiedetevi “Ma chi è?!”.
Noooooo!UFOROBOT!UFOROBOT!.[:]