Pasqua è dietro l’angolo e io non sono pronta. Non ha il fascino del Natale, ogni anno cade in giornate diverse, a volte fa freddo altre fa caldo.
E’ una festa ma è strana.
Io comunque non son preparata.
Non sono pronta a un quasi marito quasi quarantenne che vuole comunque l’uovo, meglio se grosso e al latte.
Non sono pronta a due bambini che si riempiranno di cioccolato, poi avranno mal di pancia, l’acetone e la cacca brutta.
Non sono pronta alle uova che costano come una rata del mutuo e poi dentro ci trovi Grande Puffo scalatore alto 3 cm, quando hai fortuna.
Non sono pronta alle uova delle LOL che costano come due rate del mutuo, l’assicurazione, il dentista e la lavatrice nuova messe insieme.
Non sono pronta per la gita fuori porta.
Non sono pronta alla Pasquetta, alle grigliate all’aperto che se devi andare a far la pipì ti tocca cercare un cespuglio e sperare non sia di ortiche.
Non sono pronta alla puzza di griglia sui vestiti e sui capelli.
Non sono pronta ai pranzi coi parenti (perché non è per niente vero che Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi).
Non sono pronta per l’agnello di cioccolato ricoperto di pistacchi di Bronte e farcito con crema al limoncello.
Non sono pronta per la colomba coi canditi.
Non sono pronta per il menù di Pasqua dei ristoranti.
Non sono pronta per i mensili di cucina con ricette a base di uova e asparagi, asparagi e uova.
Non sono pronta a più di dieci giorni con le scuole chiuse. Tra giovedì e venerdì santo, Pasqua, Pasquetta, ponte del 25 aprile, weekend, i bambini torneranno in aula per le pagelle. Aggiungiamoci pure il 1° maggio e le scuole chiuse perché sede di seggio elettorale.
A tutto questo non sono pronta.
Facciamo così, io vado a dormire.
Svegliatemi quando si potrà iniziare a parlare della dieta bikini.
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