“Oddio ma che stanno montando le luci di Natale?”
“No, non le hanno mai tolte, stanno là dal 1981”
“Ah ok”
“Le stanno accendendo per farci capire che tra poco è Natale”
“CHE TRA POCO E’ NATALE” riecheggia nel mio cervello.
CHE
TRA
POCO
E’
NATALE.
Che tra poco è Natale???
Mi guardo attorno.
Vetrine con pacchi di Natale come decorazioni, manichini con i fottuti vestiti rossi che ho sempre desiderato indossare ma non l’ho mai fatto per la paura di assomigliare al Gabibbo, glitter in ogni dove, fiocchi di neve anche se ci sono 18 gradi e l’allestimento dei mercatini.
Cazzo, ma è Natale davvero.
Da quel momento scatta il panico.
Ti attacchi al Bancomat per vedere il tuo saldo e capisci che anche quest’anno, sebbene ti fossi ripromessa di fare dei regali T O P, dovrai ripiegare su i classici intramontabili: tazze e candele
Che poi tutti a snobbare le tazze e le candele.
Ma quanti di voi, quando va via la luce, sono realmente attrezzati per fronteggiare l’emergenza che potrebbe durare ore, signore sottolineo ORE, da avere le candele in casa?
Io ho così tante candele che se va via la luce, il cimitero il giorno dei Morti mi fa l’inchino.
E le tazze?
Quante se ne rompono? Quante persone potrebbero venire da voi per una cioccolata calda, una tazza di thè? Beh, noi siamo preparati.
Di ogni forma e dimensione, colorate e bianche, ancora integre, altre sbeccate “ma non la butto via perché può sempre servire ed è un bel ricordo” è la risposta che ripetiamo di più quando l’ospite che non si fa i cazzi suoi e inizia a perquisire la nostra cucina e sbalordito urla:
“Ma che te ne fai di tutte ste tazze?-
“Ci bevo! Che devo fa’?”
“In tutte?!”
“Sì, IN TUTTE. TUTTE INSIEME. Faccio la moka da 1, poi le posiziono tutte in fila e verso un sorsetto in ognuna”
Pietà.
Non si capisce come, ma solamente nel momento in cui ti rendi conto che tra poco è Natale, scattano le chiamate.
Le chiamate ORGANIZZATIVE.
“Ciao Là, ascolta ‘na domanda veloce… ”
“Eh Mattia, ma ora proprio non pos…”
“Ieri a casa del Gionni si parlava di Natale, ma tu la cena dove vorresti farla? Perché si pens…”
“No guarda Mattia ora non posso parlare veram…”
“O dal Pippi anche se da lui parcheggio non ne trovi…”
“Mattia per me è uguale ma ora proprio non pos…”
“O dal Gianfri, anche se abita in culo ai monti, se no…”
“E’ lo stes…”
“Perché ti spiego: dalla Maria Giulia no, perché mi ha già detto che con la bambina non sa nemmeno se può venire quindi non saprei prop..-
“Mattia…”
“Da me nemmeno che sto rifacendo casa…”
“Mattia ma so du’ anni che stai a rifà casa, daje però”
“Se la facessimo da te? ”
“Massì Mattia, devo andare”
“Allora da te? Lo dico agli altri?”
“Si Mattia, dillo a chi te pare, ci sentiamo, ciao ”
Attacco.
Ti dimentichi TOTALMENTE di aver dato la disponibilità, fino a quando non ti arriva non un messaggio, ma i messaggi:
“Allora, per la tua cena – Christmas Time in da House with Laura&FriendsForevA’andNevA’– ho calcolato che siamo 28 di cui 3 celiaci, 4 intolleranti al lattosio, 3 vegetariani e 2 vegani, più 5 bambini di cui 3 stanno facendo lo svezzamento, più 3 cani e 6 gatti ma penso che loro vengano già mangiati”
Laura sta scrivendo…
“Partendo dal presupposto che manca ancora un mese, perché anche i cani e i gatti?”
Mattia sta scrivendo…
“Bella persona che sei, secondo te non hanno diritto a passare anche loro un felice Natale?”
Laura sta scrivendo…
“Ma sì per carità, ma Mattia siamo quasi 40 e la mia casa, compreso il terrazzo che a Dicembre non mi sembra il caso, è di 47 mq”
Mattia sta scrivendo…
“Ma ci stringiamo, possiamo fare anche a buffet, piatti e bicchieri ne hai?”
Laura sta scrivendo…
“No, ma tazze quante ne vuoi.”
[:]
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