Oggi c’è una congiuntura astrale favorevole: 2 Novembre, ponte di Ognissanti, asilo aperto, marito a lavoro, il mio ufficio è chiuso e quindi posso avere un fantastico giorno tutto per me! Nella mia testa si accavallano un sacco di idee e progetti per questa giornata speciale, solo che un mix letale di senso di colpa, torcicollo e un non tanto velato invito di mio marito mi suggeriscono la malsana idea: andare in palestra la mattina!
La sera prima l’idea non mi pare tanto tragica, tutte le mie amiche lo fanno ed elogiano continuamente i benefici dell’attività fisica mattutina. Stamattina sono già più titubante, ma alle 8:45 sono già in tuta, con la coda di cavallo, ed ho anche scelto il corso da seguire, Pilates per anziani.
Continuo a prepararmi… mi ricordo di avere un borsone da qualche parte, forse abbandonato in macchina da tempi immemori, con dentro anche la mia tessera della palestra e la scheda per fare la doccia.
Mi sembra una fantastica idea, no? Invece di tornare a casa a fare la doccia, visto che abito a ben 200mt dalla palestra, posso portarmi tutto dietro, finire la mia intensiva seduta di stiramenti poi prepararmi direttamente per affrontare il resto della giornata.
E così inizia il dramma… la doccia in palestra equivale ad un trasloco.
Comincio a fare l’inventario di quello che mi serve:
Così mi guardo intorno, sconfitta. Non preparo così tante borse nemmeno per andare in vacanza 15 giorni, e ancora non ho niente da mettermi.
Guardo fuori dalla finestra, vedo l’insegna luminosa della “Fitness per tutti” che mi chiama. Mollo tutto sconsolata, prendo il mio tappetino e mi avvio. Farò la doccia a casa, e che non mi torni mai più in mente di fare una cosa del genere!
Sulle scale di casa, non trovando le scarpe, mi accorgo che non solo il borsone è nella macchina, ma anche le scarpe da tennis. Quindi esco in strada con le mie elegantissime Crocs bianche da far invidia alla casalinga di Voghera, arrivo in palestra e realizzo subito che l’ultima volta che avevo usato questa borsa era stato a luglio, per il beach volley: quindi, ogni singola cosa era ricoperta di sabbia… i calzini da pilates, il telo per il tappetino… insomma, ho seminato sabbia ovunque, dallo spogliatoio alla sala, e praticamente ho fatto ginnastica su un solarium di Riccione. Sono tornata a casa, stanca, mi sono tirata sotto la doccia.
Erano già le 11 passate e dovevo ancora andare in banca, a fare la spesa e altre mille commissioni che avevo programmato di fare in mattinata… insomma, l’unica sensazione che mi ha lasciato questa esperienza è stata quella di aver buttato via il mio tempo… nel caso mi servisse una ulteriore conferma, la palestra decisamente non è cosa per me, a nessun orario del giorno.
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