Donne e uomini sono animali. Dagli animali abbiamo preso l’istinto, a volte ci fa fare immense stronzate, altre ci fa rigare dritto. Dagli animali abbiamo anche preso alcuni comportamenti sull’essere mamme. Gli animali, a volte capita che, dopo aver messo al mondo il loro cucciolo lo uccidano.
È brutto da dire, vero? Però succede. Mamme leonesse, gatte, tigri, coniglie, tante lo fanno. Ognuna ha il suo motivo, succede che a volte il piccolo non è sano e non ha speranze di sopravvivere, succede che ne ha partoriti troppi e non riesce a sfamarli tutti. Succede. Si dice sia la natura.
A volte succede anche agli umani, che delle mamme uccidano il proprio bambino di pochi giorni o pochi mesi. È successo di nuovo da poco, la bambina aveva tre giorni e succederà ancora. Semplicemente perché non si può prevedere. O forse si, ma a volte è più semplice essere ciechi, sordi, muti e poi ritrovare la voce per poter dire, cose molto furbe tipo:
Che madre stronza.
Ci sono donne che non riescono ad avere figli e queste mamme li uccidono. Che stronze.
Se sei depressa ti ammazzi tu, non la bambina. Che stronza egoista sei.
Non bastava la Franzoni? Che stronza quella.
Oh io pure ero stanca, ma mica ho ucciso mio figlio. Chiamavo mia mamma, le dicevo di venire a darmi una mano, e non ho fatto tutte queste storie. Che stronza quella, non poteva chiamare sua mamma?
Allora adesso uccidiamo tutti i figli. Come ste stronze.
Che poi anche io dopo la nascita del mio bambino ero a terra, ma alla fine bastava un caffè con un’amica e già stavo meglio. Ora non è che per un po’ di tristezza una debba per forza scaraventare il figlio a terra, o sbaglio? Comunque sono stronze.
Un figlio è il dono più grande, ma come si fa? Devi poprio essere stronza.
Quasi sempre queste cose le dicono altre donne, perché dire cose contro altre donne forse è facilissimo. Mettersi nei loro panni a volte un po’ meno. Dare della stronza invece è più facile, perché almeno puoi dire, io mica sono stronza. No, tu non sei stronza, tu hai avuto culo. Un immenso culo.
Culo di aver avuto una mamma che quando eri in crisi arrivava. Culo di aver avuto un’amica che per un caffè c’era. Culo di aver avuto un compagno che era un padre. Culo di aver avuto qualcuno capace di riconoscere il tuo pianto e di farlo suo. O semplicemente culo di non essere caduta in depressione.
Ed è per questo che io ste mamme che hanno fatto la cosa più brutta del mondo, non le posso criminalizzare, ma le capisco, le comprendo e un po’ le abbraccerei. Sento che il loro fardello è un po’ anche il mio. Perché se hanno fatto quello che hanno fatto, la colpa è anche un po’ mia. E potevo essere io, solo che sì, ho avuto più culo di loro.
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