Mi chiamo Romina e, per tanti anni, sono stata solo una ballerina in tv, la così detta ballerina di fila. L’unico modo per una ballerina televisiva per prendere un’inquadratura è quando, appunto, ti mettono in fila e, per puro culo, capiti dietro il presentatore e fai capoccella alle sue spalle solo per beccarti l’unica inquadratura della serata.
Non lo faccio per il mio ego ma per far contenta mia madre visto tutti i sacrifici che ha fatto nella vita per farmi danzare. Ricordo ancora quando facevo i primi saggi. Quando mia madre per convincere le sue amiche a venire a vedermi trafficava i biglietti del saggio come fossero i punti del latte… in cambio poi regalava federe, lenzuola, sottopiatti di sughero di nonna o direttamente mia nonna.
Negli anni ’90 il mio quartiere non era tranquillissimo, dietro l’angolo del palazzo potevi trovare chi spacciava fumo, chi cocaina e poi c’era mia madre che spacciava i biglietti del saggio. Nonna faceva il palo.
Da piccola ballavo tantissimo in bagno, in cucina, in salotto… Ballavo, ballavo, ballavo, mi isolavo e chiudevo tutto il mondo fuori. Un giorno mia madre è tornata prima da lavoro mi ha corcato di botte e mi ha detto: “La devi piantare quando balli di chiudere nonna fuori al balcone”.
Avrei tante cose da dirvi sul mio mondo ma il momento che preferisco è il pre-show, quando mi trucco. Adoro il trucco soprattutto usare le ciglia finte. Adoro quelle made in china, curvatura 360 gradi, poliestere 100%, talmente sintetiche che all’audizione, al posto del numerino identificativo, mi hanno appiccicato addosso il simbolo ‘altamente infiammabile’. Sono così pesanti che, quando sbatto le palpebre, creo spostamenti d’aria. A casa mi ci diverto a spegnere le candele. Se chiudo un occhio e con l’altro sbatto le ciglia, faccio pure le piroette. L’altra sera, mi sono scordata di toglierle e mi ci sono addormentata. Alla mattina, tra la colla infracigliare e le caccole, mi sono dovuta mettere in verticale per riaprire le palpebre.
Mi trucco talmente tanto che una volta, uscendo di casa di corsa per lo show, il trans che lavora sotto casa mi ha detto: “Bella!… smamma che qui è zona mia!”.
La domanda che tutti mi fanno solitamente è: “Ma per fare la ballerina bisogna essere necessariamente elastiche?”. Io rispondo sempre: “Certo! Una ballerina per essere al top deve avere una elasticità a 180 gradi.”
Pensate sia troppo? Beh, credetemi a molte per lavorare bastano i classici 90.
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