Faccio subito mea culpa: io ho un problema, come quasi ogni mamma, e forte, di gelosia. Per mio figlio.
Il mio piccolo frugoletto di 5 anni, bellissimo (ogni scarrafone è bello a mamma soja), simpaticissimo, affettuoso e dolce, è, è stato e sarà sempre preso di mira dalle bimbe, e per me questo è intollerabile.
Ho iniziato il progetto di una torre, stile Rapunzel, e devo dire che sembrava funzionare, solo che quando gli ho sentito cantare a squarciagola la canzone della principessa che finalmente si sente libera, mi si è stretto il cuore, ho mollato mattoni e cazzuola e mi sono rassegnata a farlo vivere nella comunità insieme agli altri (e alle altre, purtroppo).
E poi è arrivato il giorno in cui, uscito dall’asilo, mi ha detto: “Mamma, lo sai chi è la mia fidanzata?” – sudore freddo – “Sara”. Quello che mi chiedo io, a parte cosa abbia di speciale questa Sara, è questo: “Ma da chi le ha imparate queste cose?” Cioè, io per ovvi motivi ho sempre evitato di fare simili affermazioni rivolte a lui, quindi lo ha sentito da qualcun altro.
Ad esempio dalla vecchietta che incontrando un bimbo e una bimba che giocano al parco dicono “che carini, siete fidanzatini?” oppure la cassiera al supermercato che chiede “ce l’hai l’innamoratamamma-mi-s?” o ancora l’istruttore di palestra che chiede al gruppo “chi ha la fidanzatina?”.
Quello che vorrei dire a tutte queste persone, trattenendomi dal dare loro la classica testata sui denti, è “ma che ca.. state dicendo?” Ovvero, parafrasando: “scusino lorsignori, non pare anche a voi prematuro caricare di tale significato normali rapporti di affetto tra bambini che non hanno minimamente idea di cosa voglia dire essere fidanzatini?”. Io non credo che i bambini capiscano cosa voglia dire questa parola. Se gli dicessero allora siete due sgnaccasgnacca loro lo prenderebbero per buono e riderebbero della buffa parola. E a conferma di questo c’è la gara a chi ha più fidanzati e fidanzate, come se fosse una collezione di figurine, che costringe poi gli adulti a tentare goffamente di spiegare che no, la fidanzata o il fidanzato deve essere uno, e creare ancora più confusione nei bambini che non capiscono perché se possono avere 10 pupazzi di supereroi non possano avere una fidanzatina per ogni giorno della settimana, il tutto senza una punta di malizia.
E poi quando pensavo che ormai non potesse accadere niente di peggio, il mio latin lover indica la bimba accanto a lui (biondina, più grande, che a Judo lo aveva messo al tappeto per tutta la lezione… insomma, che gli devi dire) e mi dice: “Mamma, lo sai che sono innamorato di lei?” E li ho visto tutta la spontanea sincerità e l’amore (aarghh) di cui i bambini sono davvero portatori sani.
Prima mi sono emozionata, poi sono morta dentro, e poi la mia mente ha elaborato questa frase “sì amore, ma queste cose non si dicono così davanti a tutti”, che per fortuna sono riuscita a bloccare in tempo. Perché insegnargli che i sentimenti sono da nascondere? No, non ancora che può godere dell’innocenza della sua età. Perché viviamo in un mondo dove viene naturale create finti fidanzamenti e viene istintivo reprimere le emozioni vere? Ci penseranno gli ormoni e l’adolescenza a renderli timidi e insicuri davanti ai primi batticuori, adesso credo che abbia il diritto di correre ad abbracciare il suo migliore amico, dichiarare il suo amore per una bimba in maniera plateale, e comunque tornare sempre tra le braccia della sua mamma.
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