Preti e Pompieri: benedizioni natalizie

[:en]preti,pompieri, benedizioni, Natale

Una volta per la benedizione suonavano al campanello, direttamente, senza
passare dal citofono- forse per evitare di confondersi con la concorrenza dei Testimoni di Geova- e se stavi aspettando qualcuno e aprivi, te li trovavi davanti, il prete e il chierichetto.
Oggi sono molto più evoluti e lasciano in casella o in portineria una lettera minatoria in cui ti dicono quando passeranno, dandoti almeno il tempo per cercare un modo di scansarli.
Cercare, non ho detto riuscire.
Perchè comunque, anche se eravate fuori quando era prevista la visita, non siete al sicuro fino al 24: fino ad allora c’è sempre il rischio di quello zelante che viene a rifinire il condominio di fino.

Dopo lustri di sperimentazione sono giunta alla conclusione che l’unico modo davvero valido per non farsi impuzzare la casa di incenso è pigliare il mese di ferie di agosto dal 24 novembre al 25 dicembre.

Metodo 1
Raccogliete per tempo dalla strada un piccione spiaccicato da una macchina. Lasciatelo a lungo putrefare in posto di vostra scelta.
Dal 24 novembre in poi tenetelo sempre dietro la porta di casa.  Il prete suonerà al campanello e sentirà l‘odore di cadavere. Voi state acquattate in casa senza muovervi.
Il prete chiamerà i pompieri che entreranno in casa vostra sfondando la porta. Voi fingerete di esservi risvegliata in quel momento a causa del fracasso.
Il prete ne approfitterà per entrare in casa di soppiatto e benedirla.

Voi vi consolerete limonando con un pompiere.

Metodo 2
Scopate con il vostro partner ininterrottamente in ogni momento che trascorrete a casa nel periodo dell’avvento. Quando il prete suona, interrompete l’amplesso e andate ad aprire così come siete, al massimo trascinatevi dietro un lenzuolo stropicciatissimo e tenetelo maldestramente a coprirvi  le pudenda. Aprite piano piano  (anche perché da quando è stata sfondata ad asciate, la porta non è più la stessa) sbirciando fuori e poi con sollievo giratevi verso la camera da letto e urlate: “tranquillo, non è mio marito.”
Il prete ne approfitterà per entrare in casa di soppiatto e benedirla (lo farà con grandissima foga, garantito).

Voi vi consolerete limonando con il pompiere che vi è rimasto in casa dal Natale scorso.

Metodo 3
Bevete bevande estremamente gassate per tutto il periodo dell’Avvento e parlate pochissimo per tenervi pronte  a quando finalmente il prete suonerà. Aprite normalmente la porta, guardate il prete e con aria cortese, ma decisamente interrogative dite: “Sì?”

Il prete dirà che è per la benedizione voi, sempre cortesissime chiederete: “La benedizione di cosa?”
Il prete si metterà a spiegarvi del Santo Natale etc etc.

Voi seguite sorridendo con estrema attenzione e quando il prete nominerà il figlio di Dio, voi cambiate espressione, prendete la rincorsa da dentro allo stomaco e lasciate uscire in un rutto a bocca spalancata: “IO SONO IL DIAVOLOOOOOO”
Il prete ne approfitterà per entrare in casa di soppiatto, benedirla e farsi un selfie con voi spettinata.

Voi vi consolerete limonando con il pompiere che ha vinto l’ultima gara di rutti in caserma.

Questi sono i miei 3 sistemi preferiti, non perché efficaci, ma perchè in tutti ci sono di mezzo dei pompieri.

 

 

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preti,pompieri, benedizioni, Natale

Una volta per la benedizione suonavano al campanello, direttamente, senza
passare dal citofono- forse per evitare di confondersi con la concorrenza dei Testimoni di Geova- e se stavi aspettando qualcuno e aprivi, te li trovavi davanti, il prete e il chierichetto.
Oggi sono molto più evoluti e lasciano in casella o in portineria una lettera minatoria in cui ti dicono quando passeranno, dandoti almeno il tempo per cercare un modo di scansarli.
Cercare, non ho detto riuscire.
Perchè comunque, anche se eravate fuori quando era prevista la visita, non siete al sicuro fino al 24: fino ad allora c’è sempre il rischio di quello zelante che viene a rifinire il condominio di fino.

Dopo lustri di sperimentazione sono giunta alla conclusione che l’unico modo davvero valido per non farsi impuzzare la casa di incenso è pigliare il mese di ferie di agosto dal 24 novembre al 25 dicembre.

Metodo 1
Raccogliete per tempo dalla strada un piccione spiaccicato da una macchina. Lasciatelo a lungo putrefare in posto di vostra scelta.
Dal 24 novembre in poi tenetelo sempre dietro la porta di casa.  Il prete suonerà al campanello e sentirà l‘odore di cadavere. Voi state acquattate in casa senza muovervi.
Il prete chiamerà i pompieri che entreranno in casa vostra sfondando la porta. Voi fingerete di esservi risvegliata in quel momento a causa del fracasso.
Il prete ne approfitterà per entrare in casa di soppiatto e benedirla.

Voi vi consolerete limonando con un pompiere.

Metodo 2
Scopate con il vostro partner ininterrottamente in ogni momento che trascorrete a casa nel periodo dell’avvento. Quando il prete suona, interrompete l’amplesso e andate ad aprire così come siete, al massimo trascinatevi dietro un lenzuolo stropicciatissimo e tenetelo maldestramente a coprirvi  le pudenda. Aprite piano piano  (anche perché da quando è stata sfondata ad asciate, la porta non è più la stessa) sbirciando fuori e poi con sollievo giratevi verso la camera da letto e urlate: “tranquillo, non è mio marito.”
Il prete ne approfitterà per entrare in casa di soppiatto e benedirla (lo farà con grandissima foga, garantito).

Voi vi consolerete limonando con il pompiere che vi è rimasto in casa dal Natale scorso.

Metodo 3
Bevete bevande estremamente gassate per tutto il periodo dell’Avvento e parlate pochissimo per tenervi pronte  a quando finalmente il prete suonerà. Aprite normalmente la porta, guardate il prete e con aria cortese, ma decisamente interrogative dite: “Sì?”
Il prete dirà che è per la benedizione voi, sempre cortesissime chiederete: “La benedizione di cosa?”
Il prete si metterà a spiegarvi del Santo Natale etc etc.

Voi seguite sorridendo con estrema attenzione e quando il prete nominerà il figlio di Dio, voi cambiate espressione, prendete la rincorsa da dentro allo stomaco e lasciate uscire in un rutto a bocca spalancata: “IO SONO IL DIAVOLOOOOOO”
Il prete ne approfitterà per entrare in casa di soppiatto, benedirla e farsi un selfie con voi spettinata.

Voi vi consolerete limonando con il pompiere che ha vinto l’ultima gara di rutti in caserma.

Questi sono i miei 3 sistemi preferiti, non perché efficaci, ma perchè in tutti ci sono di mezzo dei pompieri.

 

 

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Arlina DesMots

Per fortuna il genio dura più della bellezza, così ho ancora qualcosa per cui farmi notare dal mondo.

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Arlina DesMots

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