Siccome Cannavacciuolo ha detto che le donne si tengono tutto dentro e non sfogano, io mi voglio sfogare e voglio rispondere punto per punto alle dichiarazioni che ha rilasciato in un’intervista a Libero Quotidiano.it http://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/11875542/masterchef-intervista-antonino-cannavacciuolo-donne-cucina-uomini-chef.html
L’intervista risale al febbraio 2016, addirittura, ma è apparsa sotto i miei occhi solo ora. Rispondere adesso forse non ha senso, è anacronistico ma chissà che il detto “meglio tardi che mai” non valga, almeno in questo caso. E poi, ora che l’ho letta, come faccio a “tenermela dentro”? Mi devo sfogare, per l’appunto.
Dopo alcune domande sulla sua carriera, i suoi gusti e i progetti per il futuro, allo chef viene chiesto come mai nel mondo della cucina ci sono più uomini stellati rispetto alle donne.
Lo chef risponde:
Le donne chef professioniste sul campo sono numericamente meno. Però ce ne sono […] Il motivo gliel’ho spiegato: “Il mondo della cucina è un mondo in cui devi fare molte rinunce e scelte drastiche, coi figli è più difficile”
Certo, questo sarebbe un problema se le donne procreassero per gemmazione e quindi ci si potrebbe aspettare che, poi, si occupino dei figli da sole. Ma la natura pare abbia reso necessaria la presenza di un uomo, per concepire e quindi la responsabilità dei figli e il tempo che gli si dedica dovrebbe essere equamente diviso. In questo modo, collaborando, le rinunce e le scelte potrebbero anche essere meno drastiche. Hai visto mai.
“Il lavoro è tosto, l’uomo è più forte”
Cannavacciuolo, queste frasi neanche ai tempi delle suffragette, dai, su. E comunque ti assicuro che mia nonna menava più forte di te.
“(l’uomo) Lavora più ore, recupera maggiormente”
Vero. L’uomo recupera maggiormente se ha il tempo di farlo. Esattamente come una donna. Se, invece, la donna deve lavorare anche quando torna a casa, senza l’aiuto del partner, allora sì, NON PUÒ recuperare. Ma di solito tira avanti comunque. Vallo a dire alle operaie, alle donne che lavorano in sala operatoria, alle cameriere, alle segretarie; potranno testimoniarlo meglio di me.
“La donna sotto stress tiene meno, l’uomo si scarica, si sfoga”
Davvero, Cannavacciuolo, vuoi spiegarci come ci sentiamo quando siamo sotto stress? Guarda, non ti conviene perché non lo sappiamo neanche noi. Ma posso dirti che partoriamo, lavoriamo fuori casa, dentro casa, ci mettiamo a dieta, interrompiamo la dieta, andiamo a prendere i bimbi a scuola, gli facciamo fare i compiti, ci depiliamo, sopportiamo le pubblicità che ci dicono come dovremmo essere e riusciamo pure a fare pilates. Quindi lo sapremo come gestire lo stress, ti pare?
“Il mondo dell’alta cucina è maschilista. Nella mia cucina non ci sono donne”
Ok, allora forse dovresti dire che il mondo della cucina è maschilista perché ci sono cuochi maschilisti che non fanno entrare le donne in cucina. Così si capisce meglio. Non è che il mondo della cucina è maschilista per definizione. Lo è se c’è chi contribuisce a renderlo tale.
“Ma non perché non le ami, anzi mi affascina vedere una donna all’opera”
Ma qui non conta quello che ti affascina: stiamo parlando di lavoro, non di fascino e gusti sulle donne.
“Ma le proteggo”
Da cosa? Dalle sberle che dai? Quelle lo sappiamo che sono finte. Dal lavoro? Dai fornelli? Dal maschilismo? Non serve, sono tutte cose che conosciamo bene, sappiamo affrontarle da sole.
“Ho avuto in cucina qualche donna e vedevo che soffriva”
Ma non è che forse l’hai vista mentre affettava la cipolla e le bruciavano gli occhi? La cipolla può essere tremenda. O forse, aspetta: forse soffrivano davvero perché si erano accorte che “il mondo della cucina è un mondo maschilista” come dici tu.
“Non le voglio sfruttare”
Se il problema è questo, Cannavacciuolo, è semplice: non farlo.
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