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Syndrome consiglia: Little Fires Everywhere

La casa perfetta della famiglia perfetta nel quartiere perfetto brucia e per il solerte poliziotto di quartiere, potrebbe essere stata la figlia Izzy ad averle dato fuoco. Inizia così Little Fires Everywhere, serie tratta dal romanzo di Celeste Ng e, se dovessi riassumere tutta la vicenda in una battuta recitata in una delle sue otto puntate, lo farei con la più infelice: “Non ce la faccio ad essere tua madre”.

Lo dice Elena interpretata dal premio Oscar Reese Witherspoon. Ambientato nel 1997 nel quartiere posh di Shaker Hights che, nell’immaginario collettivo, è la perfetta provincia americana dentro al sogno americano dove persino i centimetri d’erba dei prati delle villette sono regolamentati e la delazione è considerata buon vicinato. Chi non vorrebbe vivere in un paradiso così?

Mammina non ce la fa, ma intanto qualcuno le ha bruciato casa e ben le sta. Inizia così questo psicodramma con al centro due famiglie disfunzionali guidate da madri inadatte. Dicevamo che le famiglie sono due, la seconda madre protagonista è Mia, artista afroamericana in perenne fuga da se stressa e dalle sue menzogne che obbligano lei e la figlia adolescente Pearl a non avere un posto da chiamare casa almeno per un po’, interpretata da Kerry Washington, la bellissima Olivia Pope di Scandal. Ad arricchire l’album delle figurine di “Madri disadattate & emotivamente disturbate” arriva Bebe: madre single come Mia ed immigrata irregolare. Indigente da Libro Cuore, che La Piccola Vedetta Lombarda a confronto c’aveva il grano e faceva le vacanze sullo yacht a Porto Cervo. I destini di queste donne si intrecciano in un vortice perverso di comportamenti distruttivi e infantili. La casa perfetta brucia in un rogo liberatorio, che si sa che il fuoco purifica, che dicono l’inferno sia un posto per quelli che hanno qualcosa da pagare.

La serie è bella e scorre leggera malgrado il peso delle vicende. Little Fires Everywhere ossia tanti piccoli fuochi appiccati ovunque, perché tante piccole scintille fanno il rogo, così come tante piccole delusioni fanno un grande dolore. 
La serie è bella, tifare per queste madri è difficilissimo e non chiedetemi neanche di empatizzare. Per loro posso provare compassione e un po’ di umana comprensione ma, il mio essere donna seppur non madre, mi impone di stare dall’altra parte delle barricate.

Little Fires Everywhere è su Amazon Prime

La Principessa Astronauta

Torinese, classe 1967 quelli della X Generation, quelli troppo impegnati a distruggere per impegnarsi a costruire. Negli anni ’80, sono stata la prima cantante donna di metal estremo in Italia, praticamente la quota rosa ero io. Ho sperimentato il sessismo e usato il sesso e qualche manata ben assestata, per combatterlo. Rossa come le fragole che sono zucchero, ma se sei allergico magari poi ci resti secco.

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