mezz’età
Quando ero giovane, non mi piacevano le donne di mezza età perché le trovavo cattive, maleducate e aggressive.
Un giorno stavo malissimo dopo aver sbattuto il pollice mentre ero alla cassa e, mentre cercavo di chiamare il medico per prenotare delle lastre, la Cerbero in coda dietro di me mi chiese, con fare tra l’inacidito e l’infastidito, se fossi in fila. Al mio sì, mi sbraitò un ancor più inacidito:
“E allora muoviti!”
Avevo 40 anni. Adesso che ne ho 55, invece, capisco perché le donne di mezza età si comportano in questo modo.
Per prima cosa, si cambia.
Il corpo vi tradisce. La menopausa è come la pubertà, ma al contrario. Le tette scendono fino alla pancia come dei gelati che si sciolgono, vengono i rotoli di grasso sulla schiena, il girovita decide che sarà più largo dei fianchi, e le ginocchia si ingrossano. Se questo non è abbastanza deprimente, metteteci pure l’insonnia, i capelli che si diradano, le caldane e la perdita di energia e il gioco è fatto! Inoltre, vi consumate in rimpianti per non aver sposato/fatto/scoperto chiunque o qualsiasi cosa avreste voluto quando era il momento.
Poiché non c’è mai fine al peggio, vi serve anche un mezzo barattolo di lubrificante soltanto per avvicinarvi a un uomo. Ovviamente, se ancora vi interessa la cosa, visto che la libido sparisce come sono sparite le Pagine Gialle. Un francese fichissimo è interessato a voi su match.com? AhAh! Preferireste mangiare cioccolato fondente mentre fate la maratona di Breaking Bad. Davvero! Ch294e poi, alla fine, è anche positivo, perché, se il suddetto Pierre Le Français vi passasse accanto per strada, non vi guarderebbe che le scarpe. No, non noterebbe i vostri abiti firmati, il profumo al patchouli e limone, né tantomeno il nuovissimo fantastico taglio di capelli. E questo perché SIETE DIVENTATE INVISIBILI.
Vi siete mai chieste perché le donne un po’ in là con gli anni indossano vestiti dai colori sgargianti?
Vorreste andare a ballare latinoamericano e sentirvi di nuovo sexy ma, dopo appena un drink non siete più sicure se la salsa la volete ballare o volete mangiarvela. E, se alla fine decidete di fare un giro di ballo, una delle ginocchia di sicuro cederà.
Tutto vi rende gonfie.
Tutto ciò che esiste di buono, ça va sans dire, tipo la birra, lo zucchero, il pane. Tutte le cose normali, insomma. A chi ha superato i 50 e riesce a mantenersi in forma con dieta ed esercizio fisico, dico: MA SIETE PAZZE? Che vi è rimasto? Sesso zero, non vi sentite bene e ora abbandonate pure i toast alla francese, i croissant al cioccolato, le Pilsner e le patatine fritte?
Eh sì, i pantaloni con l’elastico di sicuro sono stati inventati da una donna sopra i 50.
I figli non sono più bambini, ma non se ne vanno nemmeno di casa.
Intorno ai 55 anni, i figli sono abbastanza grandi da essere indipendenti. Tranne il fatto che… non lo sono! Perché hanno ancora bisogno di noi, soprattutto quelli delle donne forti e votate alla carriera, che hanno atteso la metà dei trenta per farli.
L’entusiasmo è morto.
E, ovviamente, i mariti delle donne di mezza età sono annoiati, o sono noiosi, o stupidi. E hanno l’alito pesante.
Oppure hanno fatto come il mio, che è fuggito in un’auto a noleggio con una il cui girovita misurava meno della mia coscia sinistra.
Uomini più giovani possono sentirsi attratti da noi e quindi coinvolgersi. Ma avete mai provato a conversare con un ventinovenne di questi tempi? Davvero volete andare a scalare una montagna, bere una decina di birre in una serata e usare la parola “zio” come intercalare?
Guadagnare da vivere non è così interessante come pensavate che fosse.
Il posto in cui lavorate non vi vuole più perché la tecnologia evolve in modo talmente rapido che non potreste neanche riconoscere la differenza tra un canale Youtube e le tube di Falloppio. Il capo è un ventiquattrenne che ha paura a dirvi cosa dovete fare, ma che allo stesso tempo non crede riusciate a fare nulla. Gli ricordate tanto però quella zia con i peli sul mento. In aggiunta avete anche una certa esperienza, il che vi rende più costose. Vorreste tanto tenere nascosta nel cassetto della scrivania una bottiglia di scotch, ma nel nuovo ufficio moderno non ci sono più scrivanie personali, ma cani e soffici pouf ovunque. La cosa che vi spaventa è che, se vi mettete a bere in orario di lavoro, potreste mancare la mira e finire sul pavimento.
I vostri genitori si lasciano andare.
Questa è la parte in cui ci si sente in colpa e ci si arrabbia, e questo vi spinge a volervi suicidare prima che il gelato bio al cocco vada in offerta al supermercato. Voi credete di aver finalmente raggiunto quel momento della vita in cui potretre dedicarvi a voi stesse e a fare ciò che più desiderate, quel momento in cui i figli se ne sono andati di casa e i genitori sono ancora indipendenti. Quel monento che arriva, sì, ma dura due settimane.
Volete imparare a suonare uno strumento musicale, scrivere un romanzo, andare in Thailandia e ricreare una versione più eccitante di Mangia, Prega, Mangia (ancora).
Nossignore! Vostra madre si è impuntata che la andiate a trovare e vi ritrovate intrappolate in cucina per quattro ore con lei che si lamenta di tutto e non riesce a decidersi se vivere al mare o in montagna. Oh, e poi ha problemi a respirare e ha bisogno di voi per sollevare qualsiasi cosa. Ha persino paura di andare in banca e pensa che GoogleMaps sia il male.
Che dite, continuo?
Traduzione di: Roberta Polimanti
Per vedere l’articolo in lingua originale clicca qui: https://thesyndromemag.com/an-enchanting-rant-by-the-invisible-middle-aged-woman/
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