Volevo scrivere un pezzo d’attualità. No, ma mica su Berlu che risponde a Renzi che al mercato due genitori comprò.
Sulla mia attualità.
Tipo sul mio periodo di merda merdissima. Tipo che ho subito due perdite nelle ultime settimane: una vera e una figurata.
Quindi sono titolata (ma pure sottotitolata a volte, perché il cervello mi va in pappa) per spiegarvi perché è meglio soffrire il doppio in un tempo ristretto.
Ecco 10 buonissime ragioni per far seguire a un dramma una tragedia più grossa:
1. Se prendi schiaffi a destra e a sinistra, il tuo baricentro torna a posto. È un attimo che ritrovi l’equilibrio e ti fai assumere dalla famiglia Orfei, giusto per crearti un alibi per essere “fenomeno da circo”.
2. Dimagrisci che manco Kilocal 7Kg in 7 giorni. Diventi testimonial, ti fai pagare, diventi ricca, torni a mangiare e aspetti la prossima tragedia.
3. Torni a indossare i jeans di quando avevi 12 anni e mezzo, quelli della Miss Sixty che ti piacevano tanto e che tua mamma voleva tagliare per fare centrini. Quelli che non ti stava manco una chiappa fino a un mese fa e che avevi messo tra i vestiti per le Barbie.
4. Puoi mandare a fanculo chiunque passi per strada e sentire di essere profondamente nel giusto. Come quelli che offrono “Hugs for Free” (anche se in realtà vogliono solo sfilarti il portafoglio). Tu sarai portatrice sana di Fuck for free. O for money, se vuoi ottimizzare.
5. Puoi ubriacarti, fumare, avere crisi isteriche con una frequenza di tre volte superiore al solito. Perché ogni bicchiere, sigaretta e crisi sarà correlata a uno dei problemi che ti affliggono.
6. Puoi dimenticarti di fare cose senza sentirti in colpa. Tipo tirare il freno a mano in una strada in discesa. Peggio per quello stronzo che ti si è parcheggiato davanti. E comunque è solo un graffio, ci son problemi peggiori, PIRLA!
7. Puoi avere una sindrome premestruale lunga da qui al prossimo passaggio della cometa di Halley. Previsto nel 2061.
8. Sprechi la metà dei fazzoletti.
9. Puoi fare la vittima. Madonna, puoi fare la vittima! Tipo alla posta: “Ma c’ero io in coda davanti a lei, sto aspettando da 6 ore e 45 minuti”. Tu, piangendo: “Signora, se vuole il mio posto, lo prenda pure. Insieme a tutte le mie disgrazie. Si accomodi se anche lei vuole calpestare così il mio cuore ferito trafitto da un raggio di sole ed è subito sera.”
10. Puoi essere più scema del solito.
Perché le disgrazie non vengono mai sole, e anche se sono sòle, se splende il sole c’è speranza.
Di venirne fuori anche da sole.