Nella vita ci sono due certezze: che prima o poi si crepa e i saldi di fine stagione. Sul crepare non è che si possa fare molto ma su come affrontare i saldi, sì.
Nel mio piccolo, ho elaborato una teoria in dieci punti.
1. Nei saldi devi restare saldo. Non cedere alla tentazione.
2. I “nuovi arrivi” vanno lasciati lì. Poi ripartono. Ciao, ciao.
3. La tessera del negozio equivale al numero marchiato sul braccio dei detenuti nei campi di concentramento nazisti. Bruciala, per l’amordiddio, prima che sia troppo tardi.
4. Il commesso che ti chiede: “Scusi, posso aiutarla?” merita una sola risposta: “Sì. Ma sei davvero uno bravo?“.
5. Se trovi un vestito che ti piace, ignoralo. Si innamorerà perdutamente di te e griderà il tuo nome su ogni scaffale. Nei secoli dei secoli.
6. Niente di quello che ti viene proposto in saldo ti risolve veramente un problema. Solo le cose costose, di cui paghi ogni centesimo con il sudore della fronte, valgono la pena.
7. Gli outlet e i temporary store sono una cagata pazzesca (propongo di intitolarli tutti alla memoria del compianto ragionier Fantozzi, R.I.P.).
8. Non c’è 3 x 2 che non nasconda una fregatura. In matematica non si scappa. 3 x 2 fa 6: sei un somaro se ci caschi.
9. Tutto quello che compri nei saldi dopo ore di snervanti camminate, attese, valutazioni, soppesamenti e indecisione è frutto di una sola cosa: lo sfinimento. Tuo e dei tuoi neuroni. Evita di arrivare a questo punto.
10. La vita è fatta di scoperta, curiosità, positive thinking. Come cavolo fai a comperare roba già scaduta, rimanenza di magazzino o – peggio – invenduta, quando ogni mese c’è una nuova collezione, capsule collection, nuova proposta e fantastica anteprima che ti aspetta?
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