Da sempre mi distinguo: da piccola perché adoravo la matematica, la scienza e la solitudine, adesso mi sento diversa perché adoro l’estate, il caldo e la solitudine.
Mi domandano: ma davvero sopporti questo clima? Non ti piace l’autunno con i suoi colori, l’aria frizzantina, le copertine, la tisana e la zucca?
No.
A me piace l’estate, le temperature alte che sfiorano i quaranta gradi e pure l’umidità. Sto bene, piedi e mani non sono sempre viola come d’inverno, il mio abbigliamento è decente senza spendere troppo, faccio più volte al giorno docce fredde senza consumare troppa acqua, dormo scoperta, mi preparo in cinque minuti, ho un aspetto sano perché sono abbronzata. Perché dovrei dire il contrario?
E’ vero però che “ogni cosa a suo tempo”: a settembre, con la ripresa di scuole e lavoro, i 40 gradi dovrebbero essere accantonati a favore di un clima che sproni a chiuderti in casa e non rimpiangere il sole che è fuori che urla
mare, mojito, Karaoke Guantanamera, Baby K!
mentre tu sei dentro casa con il manuale di trigonometria.
Quando andavo a scuola, le stagioni erano più stabili, inauguravo l’anno scolastico con la giacca di pelle o il giubbottino di jeans. Il clima mite mi permetteva di riprendere lo studio senza nessun rimpianto, senza il bisogno di uscire, anzi, adoravo quando la sera pioveva e io mi mettevo seduta accanto alla finestra a leggere un libro con il sottofondo dello scrosciare.
Anche la pioggia era più tranquilla ai tempi, eh? Praticamente sono arrivata a quella fase della mia vita in cui posso dire, con certezza, che non ci sono più le mezze stagioni.
Ma per una cosa che non c’è più, un’altra rimane immutata, la programmazione televisiva post vacanze: la D’Urso, la De Filippi, di nuovo la D’Urso, Grande fratello Vip, Temptation Island, due-tre-quattro volte a settimana, la replica su La5 e così all’infinito. A pensarci bene, persino durante il lockdown andava in onda questa roba.
Ero piena di rabbia: io chiusa in casa, la mia vita bloccata, il mio futuro lavorativo incerto, la mia situazione sentimentale che ve lo dico a fare, e lì tutto normale, come se nulla fosse! E poi le telenovelas spagnole, come se non fossimo abbastanza depresse!
Ad esempio, vogliamo parlare di Temptation Island? Da quanti anni va in onda? Mi è bastato vedere la pubblicità:
“Io e la mia compagnia stiamo insieme da un mese e vogliamo dare una svolta al rapporto…”
Svolta? Rapporto? Ma dopo un mese è tanto se sai come si chiama di cognome!
“Lei mi è infedele e non mi fido, voglio metterla alla prova…”.
Ma che bravi, che serietà, e hanno 20 anni questi ragazzi! Ecco a voi il futuro che avanza!
Che poi, a essere sinceri, io non l’ho nemmeno mai visto Temptation Island, so solo che è un posto dove i fidanzati stanno insieme ad un gruppo di ragazze tentatrici e le fidanzate con dei ragazzi.
Mi chiedo, perché dovrebbe interessarmi ciò? Perché a qualcuno interessa? Ma sticazzi non lo dice nessuno? No?
Poi io sarei l’anormale solo perché mi piace l’estate e non l’autunno, e vorrei ben vedere!
E niente, credo che mi abbonerò a Disney+, che anche a 31 anni suonati preferisco i cartoni animati e se proprio devo sentir parlare di corna, preferisco che siano quelle delle renne di Babbo Natale.
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