adesso!

Killer bowlers. Chi sono e cosa fanno.

Sono tutti italiani e rigorosamente molto ubriachi, spesso maschi ma non sempre. Si mettono alla guida dell’auto e la scagliano contro i birilli umani. E’ per questo motivo che li chiamo i “killer bowlers“, perchè non provocano semplici incidenti stradali, bensì si comportano drammaticmente come giocatori di bowling che tentano lo strike. In queste settimane non si sono risparmiati.

Il primo caso ha dettato molto clamore perchè il conduttore ubriaco dell’auto era Pietro Genovese, il figlio del regista, che correndo su una famosa strada romana, ha centrato in un colpo solo Gaia e Camilla, le due amiche di sedici anni che tentavano di attraversare la strada, non distante da Ponte Milvio, in un punto decisamente trafficato.

Non è stato il primo, ma ahimè il più “amaramente abile”, quel ragazzo di Bolzano il quale, ovviamente molto ubriaco, ha preso in un solo colpo sei giovani tedeschi. Ironia della sorte, i ragazzi scendevano dal pullmino che il Comune mette a disposizione all’uscita dalle discoteche (minibus che i nostri ragazzi non prendono volentieri) proprio per rendere più sicuro il sabato sera ed evitare che i giovani si mettano al volante dopo aver bevuto.

Erano 17 i ragazzi e lui ne ha uccisi 6 e feriti 11. Insomma, usando il linguaggio del gioco del bowling, è come se avesse tentato uno “spare” piuttosto che uno “strike”.  Sei, credo sia comunque un record difficilmente battibile.

Purtroppo non stiamo parlando di birilli, ma di esseri umani.

A Senigallia, sempre fuori dalla discoteca, Sonia ed Elisa sono state prese in pieno dal solito ubriaco e ritrovate ambedue  in un campo nelle vicinanze.

Ma lascia sconcertati anche la follia lucida di Imola dove un altro “bowler”  ha pensato bene di inseguire volontariamente l’auto dell’uomo che aveva rubato il cellulare al figlio e, centrandolo in pieno, lo ha ucciso. Un solo colpo. Secco e preciso. In questo caso non era ubriaco e forse è peggio.

Uno solo, ma buona mira comunque. Good job killer!

 

 

Silvia Ovis

Sono una bipolare. Quando sto in fase up scrivo cose allegre, cazzeggio e mi diverto un sacco. Quando sto in fase down scrivo roba da siringa al braccio e sto a letto. Con voi ovviamente condivido solo le prime.

Condividi
Pubblicato da
Silvia Ovis

Articoli recenti

Sì, fondamentalmente sono un po’ troia

Una volta una mia amica mi disse: "dopo i 30, se non ti ricordi i…

2 anni da

Al mare col pancione: tutto quello che devi sapere

La prima cosa in assoluto che ti viene in mente quando la punta del pancione…

2 anni da

Il Karma della Primavera

karma primavera giardinaggio Citazione: "Eeehhhhh signora ma si figuri! Siam mica a Oslo! Li lasci…

3 anni da

Cronache di una dieta: il pancake destrutturato

La mia condanna di donna a dieta perenne è la "variante light". Qualsiasi ricetta, per…

3 anni da

Per la Giornata della Memoria…

E niente. E' il 27 gennaio, apro Facebook e scarto ipotesi. Questa è troppo mielosa,…

3 anni da

La mia professoressa e la Giornata della Memoria

Carissima professoressa delle medie Come sta? Spero che vada tutto bene. Io sto… beh, così…

3 anni da