Un pomeriggio da Casalinga Frustrata

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Va bene. Lascia fare che io abbia un paio di lauree, diversi master e abbia pubblicato alcuni libri. Lascia fare. Quando la casa chiama, chiama.

Va di moda a scuola, adesso, dare vacanza per Carnevale. Quindi, con i figli a casa, tutto si ribalta e tutto si incasina.

Oggi quindi lavoro dal computer di casa. Il che vuol dire anche sistemare, pulire, fare.

Do l’aspirapolvere, il cencio (sì, io dico CENCIO!), faccio un paio di lavatrici, una lavastoviglie, stendo una valanga di roba di lana e decido di ripulire il frigo. Mica si può buttare, eh. Ci sono bambini che muoiono di fame! Ergo, riciclo degli avanzi.

Prendo un secchio – no, aspetta, come si chiama? – una ciotola, e ci caccio dentro alla cazzo di cane tutti gli avanzi che ho; aggiungo due uova intere, olio extravergine di quello buono, un pizzico di sale, il sempreverde peperoncino (che è come il nero e va bene con tutto). Frullo tutto, teglia al silicone e via, in forno, chiudendo lo sportello con un piede, mentre mi verso un calice di prosecco.

Tiro fuori l’asse da stiro mentre finisco di correggere alcune bozze e TRAC, ho la malaugurata idea di accendere il televisore su Canale 5.

C’è Pomeriggio 5, con Barbara D’Urso.
Ebbene, a me lei personalmente sta simpatica. A pelle.
Non entro in merito al suo lavoro, credo che nello Stato Italiano, al momento ci sia di peggio, vedasi… veramente servono esempi?

Quindi, dicevo, okay Barbara. Ma gli ospiti… Gesummaria.

Punto numero uno: ma chi cazzo sono?

Punto numero due: ma che cazzo urlano?

 

A parte un mummificato e imbellettato Leopoldo Mastelloni che solo per il fatto di avere bestemmiato in diretta tv è un eroe, e a prescindere mi è sempre piaciuto, le altre chi sono?

C’è una fatina di 40 anni suonati, con figlioletta al seguito più fatina di lei già scafatissima, che sta porgendo confetti a questo e a quello. Capisco quindi che si è sposata (alla buon’ora! Se aspetti un altro po’ passi direttamente alle nozze d’oro) e in diretta Tv, oltretutto.
C’è una bionda finta rifattissima che si è separata da un nobile mai sentito prima, comunque terzo marito, e viene a raccontare a noi spettatori gli affari suoi.
C’è una che ha fatto il Grande Fratello che, dice, ora fa la radio (de che?).

Boh, sarà.

Tutti si accapigliano perché criticano il matrimonio della fatina, troppo addobbato, troppo incipriato, troppo televisionato.
Una domanda mi sorge spontanea: MA CHE GLIENE FREGA?

Quando la D’Urso dichiara: “Adesso zitti tutti che sto parlando io”, colpita da cotanta autorevolezza, spengo, bestemmiando come Mastelloni ai tempi.

E mi accorgo che mi si è bruciato il polpettone.
Son soddisfazioni…

 

Va bene. Lascia fare che io abbia un paio di lauree, diversi master e abbia pubblicato alcuni libri. Lascia fare. Quando la casa chiama, chiama.

Va di moda a scuola, adesso, dare vacanza per Carnevale. Quindi, con i figli a casa, tutto si ribalta e tutto si incasina.

Oggi quindi lavoro dal computer di casa. Il che vuol dire anche sistemare, pulire, fare.

Do l’aspirapolvere, il cencio (sì, io dico CENCIO!), faccio un paio di lavatrici, una lavastoviglie, stendo una valanga di roba di lana e decido di ripulire il frigo. Mica si può buttare, eh. Ci sono bambini che muoiono di fame! Ergo, riciclo degli avanzi.

Prendo un secchio – no, aspetta, come si chiama? – una ciotola, e ci caccio dentro alla cazzo di cane tutti gli avanzi che ho; aggiungo due uova intere, olio extravergine di quello buono, un pizzico di sale, il sempreverde peperoncino (che è come il nero e va bene con tutto). Frullo tutto, teglia al silicone e via, in forno, chiudendo lo sportello con un piede, mentre mi verso un calice di prosecco.

Tiro fuori l’asse da stiro mentre finisco di correggere alcune bozze e TRAC, ho la malaugurata idea di accendere il televisore su Canale 5.

C’è Pomeriggio 5, con Barbara D’Urso.
Ebbene, a me lei personalmente sta simpatica. A pelle.
Non entro in merito al suo lavoro, credo che nello Stato Italiano, al momento ci sia di peggio, vedasi… veramente servono esempi?

Quindi, dicevo, okay Barbara. Ma gli ospiti… Gesummaria.

Punto numero uno: ma chi cazzo sono?

Punto numero due: ma che cazzo urlano?

 

A parte un mummificato e imbellettato Leopoldo Mastelloni che solo per il fatto di avere bestemmiato in diretta tv è un eroe, e a prescindere mi è sempre piaciuto, le altre chi sono?

C’è una fatina di 40 anni suonati, con figlioletta al seguito più fatina di lei già scafatissima, che sta porgendo confetti a questo e a quello. Capisco quindi che si è sposata (alla buon’ora! Se aspetti un altro po’ passi direttamente alle nozze d’oro) e in diretta Tv, oltretutto.
C’è una bionda finta rifattissima che si è separata da un nobile mai sentito prima, comunque terzo marito, e viene a raccontare a noi spettatori gli affari suoi.
C’è una che ha fatto il Grande Fratello che, dice, ora fa la radio (de che?).

Boh, sarà.

Tutti si accapigliano perché criticano il matrimonio della fatina, troppo addobbato, troppo incipriato, troppo televisionato.
Una domanda mi sorge spontanea: MA CHE GLIENE FREGA?

Quando la D’Urso dichiara: “Adesso zitti tutti che sto parlando io”, colpita da cotanta autorevolezza, spengo, bestemmiando come Mastelloni ai tempi.

E mi accorgo che mi si è bruciato il polpettone.
Son soddisfazioni…

 

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Francesca Bonelli Morescalchi

Toscana fin nel midollo, vive a Bergamo per chissà quale malefatta in chissà quale vita passata. Scrive da quando è nata, per sé e per gli altri. Articoli, Narrativa, Teatro. La lista della spesa, bigliettini di ogni tipo e molte parolacce. Additata e scansata come la peste in quanto antisociale, sostiene con fervore che non è colpa sua, ma del suo dna.

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Francesca Bonelli Morescalchi

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