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I cinque migliori film di Natale e cosa ci insegnano

Natale è quel periodo dell’anno dove in TV mandano i grandi classici. I cartoni di quando eravamo bambini, film dolci, un po’ smielati e romanticherie varie. Sempre gli stessi, ed è proprio questo il bello. Più o meno tutti questi film parlano d’amore, buoni sentimenti, cattivi che si redimono, amori che sbocciano e amicizie che si salvano. Ecco la mia personale lista, con quello che ogni film di Natale mi ha insegnato.

Fantaghirò

E’ la storia di una principessa ribelle, così ribelle che a una lunga chioma fluente preferisce un taglio da paggetto che starebbe male a chiunque. Questa principessa si chiama Fantaghirò ed è di sicuro la meno amata delle tre figlie del Re padre, considerando che le altre due si chiamano Caterina e Carolina. Comunque Fantaghirò, che come ho detto ha dei capelli orribili, parla coi sassi  pure con le oche, alla fine, zitta zitta, si sposa Romualdo, il bel principe fratello di Ivaldo e Cataldo, i cui genitori è ovvio non nutrissero il minimo affetto per la prole.

La morale: i capelli non fanno la felicità, limonarsi Kim Rossi Stuart sì.

Mamma ho perso l’aereo

Quando guardiamo Mamma ho perso l’aereo (che non si capisce perchè Italia uno mandi sempre a inizio ottobre) la domanda che ci facciamo tutti è: ma che minchia di stipendio ha il padre di Kevin per permettersi quella casa, viaggi a Parigi e Miami per tutta la sua famiglia, cognati e nipoti inclusi? Non si sa, è uno di quei misteri che nessuno svelerà mai. E’ comunque la storia di due genitori che in un mondo reale verrebbero segnalati subito ai servizi sociali per abbandono minorile e di due supereroi indistruttibili, tipo Avengers, che rispondono ai nomi di Harry e Marv, perchè sfido chiunque a uscire vivo anche solo da uno degli scherzi del biondino.

La morale: per fortuna sono diventati obbligatori i dispositivi antiabbandono.

Love Actually

Un mondo dove Hugh Grant è il primo ministro inglese, che sfancula in mondovisione il presidente americano reo di aver molestato la sua assistente, dove Colin Firth è uno scrittore da poco single (e tradito) che trova l’amore in una donna che non parla una parola di inglese, dove ti suonano alla porta e ti aspetta la dichiarazione d’amore più bella della storia è un mondo bellissimo. Ogni anno lo guardo e lo riguardo, poi realizzo di non essere nell’ordine: la segretaria di Hugh, la portoghese di Colin e Keira Khnightely, finisco sempre in lacrime ad abbuffarmi di panettone.

La morale: la vita è ingiusta, mentre tu sogni Hugh Grant che balla Jump a Downing Street, realizzi che ora, in quelle stesse stanze, c’è Boris Jhonson che forse sta ballando e che per andare a Londra probabilmente ti servirà il passaporto.

L’amore non va in vacanza

Due donne bellissime, single e in carriera si scambiano la casa per il periodo delle feste. Una lascia il suo romantico cottage nella campagna inglese, l’altra la sua mega villa a Beverly Hills. Fanno una vacanza gratis, scoprono posti bellissimi, trovano l’amore, diventano migliori amiche, cognate, non ci sono suocere e vanno tutti d’accordo.

La morale: io prendo fregature pure quando affitto da airbnb appartamenti con un punteggio altissimo, queste a occhi chiusi si scambiano casa e finisce che si fidanzano con Jude Law. I film sono solo una menzogna.

Il Grinch

Il Grinch odia il Natale, ma non lo odia perchè è cattivo, lo odia perchè tutti lo hanno sempre trattato male e con disprezzo e lui, in risposta a tutto questo, diventa cattivo per davvero. E se tutti lo avessero trattato bene? Si scopre quindi che i veri cattivi sono i Nonsochi (questo l’ho aggiunto io, i nonsochi sono bellissimi, dolcissimi, pucciosissimi, ma credo anche drogatissimi).

La morale: Jessica Rabbit diceva “io non sono cattiva è che mi disegnano così”. Lo stesso vale per il Grinch, lui non è cattivo, lo hanno disegnato così e lui si è adattato. Che cosa vuol dire? trattate bene chi vi sta vicino.

Ecco i miei cinque film di Natale, quelli che ogni anno non mancano mai, quelli sono più belli con una cioccolata calda, il pandoro, il panettone, un pigiama imbarazzante e la coperta calda. Quali sono i vostri?

Se invece di vedere film di Natale avete voglia di risate di Natale, qui sotto il link per il libro più frizzante del prosecco stappato a Capodanno.

 

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Silvia Garda

Scrivo, faccio cose, cucino, ho due figli, un gatto, un compagno. Non per forza tutto in questo ordine.

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Silvia Garda

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