Forse ve ne sarete accorti, che negli anni gira sempre più nell’aria un vento di sfiducia, verso il mondo che non si capisce se finisce o no, negli altri che non si capisce da quale parte dell’amicizia, vera o virtuale, stiano e nei sentimenti stessi. Ok, un po’ di sano cinismo non fa male, aiuta a non prendere le tranvate, ma a un certo punto ho avuto un momento di illuminazione sentendo la frase “Ma perchè, ancora festeggi san Valentino?” In un flash mi sono vista tra 100 anni, una vecchia acidella che smonta gli idilli romantici dei suoi bisbisnipoti… NO, cavolo, non voglio finire così e non voglio che il mondo finisca così.
Le frasi fatte tipo “ma san Valentino si festeggia ogni giorno” le lascio ai lui&lei dei profili di coppia, che poi sono gli stessi che il 15 febbraio hanno già prenotato il ristorante stellato per il san Valentino successivo, che arricchiscono i fiorai e intasano il pronto soccorso per aver infilato l’anello con lo sbrillocco nel calice dello champagne.
E non parlo nemmeno agli Alfio&Maria dei profili di coppia su facebook ma con profili anonimi su Tinder, nickname esotici tipo “Josè” e “Jasmine” e foto stile eyes wide shut, perché evidentemente loro sanno sull’amore qualcosa che ancora a me sfugge.
Parlo alle persone normali, da pizza a domicilio il sabato sera e serie sul divano la domenica pomeriggio, che vedendo il compagno o la compagna in costume adamitico andare dalla doccia alla camera da letto, la prima cosa che pensano è che dovranno di nuovo passare lo straccio in corridoio.
Quindi sarà una festa figlia del consumismo, sarà una invenzione per svuotare i magazzini dagli orsi di peluche giganti rimasti invenduti a Natale, ma volgiamo la cosa a nostro favore. A noi dico, facciamo i trasgressivi, festeggiamo San Valentino.
Uomini, stappate quella bottiglia che conservate per un’occasione speciale dai tempi della laurea, a meno che questa non sia talmente lontana da aver compromesso la qualità del vino stesso. In quel caso uscite a comprare la bottiglia che vi piace di più, anzi compratene due, nel caso l’iniziativa riscuotesse successo.
Donne, tirate fuori quei completini degni di una ballerina di lap dance, comprati in momenti di entusiasmo e poi nascosti in fondo al cassetto dei pigiami. E se vi ha fatto piacere indossarli, rimetteteli anche la sera dopo.
Nonni, se ci siete, tenete i bambini, altrimenti un regalo sempre gradito è un buono per una baby sitter.
Regalatevi i cioccolatini, quelli buoni, per dirvi che vi volete contenti e non magri. In certi casi contano più i gesti delle parole.
E poi prendete tutto quello che di piacevole c’è stato e rifatelo, sempre.
Perchè si fa presto a dire che San Valentino deve essere ogni giorno, ma se da un po’, da molto, da troppo tempo non lo festeggiamo, come facciamo a ricordarci come si fa?
Per noi che abbiamo una notifica anche per ricordarci di bere, quanto è utile avere un evento che ci faccia pensare almeno una volta l’anno “come vanno le cose? Cosa mi piacerebbe condividere con la persona al mio fianco oggi? e domani?” . E sapete qual è la cosa bella delle notifiche sui calendari? Che poi si possono ripetere tutte le volte che si vuole.
E nel caso niente si salvasse della serata, “che ne dici di un bel profilo di coppia, mi amor?”
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