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vita di coppia,emancipata,Juan e me
Sono emancipata, io.
Juan non c’è.
Se n’è andato ieri mattina presto e tornerà stasera.
A me piace stare sola a casa. Anche di notte.
Molte amiche lo odiano. Mia mamma mi chiama e dice “Salgo io a Pisa a farti compagnia?”
Ma no. Ma perché? A me piace, davvero.
Mi è sempre piaciuto passeggiare da sola, andare al cinema da sola, fare colazione da sola, dormire da sola, mangiare da sola. Viaggiare da sola.
Ma non è che non mi piaccia la compagnia. Mi piacciono entrambe le cose. Ho bisogno di entrambe le cose.
Anche quando non c’è Juan, va bene: è tutto uguale.
La casa non è più silenziosa se non c’è Juan, perché Juan è un tipo poco rumoroso.
La casa non è più ordinata perché non c’è Juan, perché io sono disordinata come lui.
Non è che vado in giro come una pazza per casa, solo perché non c’è Juan: lo faccio anche se c’è lui.
Non è che mi posso isolare mentalmente se non c’è Juan perché posso farlo anche con lui.
Va tutto bene, è tutto come sempre.
Così stamattina, prima di preparare il caffè, mentre fissavo le cialde con la naturale reattività che mi contraddistingue, ho allungato la mano per aprire la finestra: senza guardare, in automatico.
In un attimo, durato un’eternità in cui ho visto passarmi davanti tutta la vita, quella con e senza Juan, un piccione mi è letteralmente volato davanti al naso per poi schizzare via .
Con il solito fragore di ali, versi e violenza.
Ho urlato talmente tanto e detto talmente parolacce che stasera mi aspetto un comunicato del GfVip per essere eliminata dalla casa, per direttissima. Senza neanche essere processata da Signorini
Sono emancipata io.
MA TORNA JUAN.
Per carità.
[:it]
Sono emancipata, io.
Juan non c’è.
Se n’è andato ieri mattina presto e tornerà stasera.
A me piace stare sola a casa. Anche di notte.
Molte amiche lo odiano. Mia mamma mi chiama e dice “Salgo io a Pisa a farti compagnia?”
Ma no. Ma perché? A me piace, davvero.
Mi è sempre piaciuto passeggiare da sola, andare al cinema da sola, fare colazione da sola, dormire da sola, mangiare da sola. Viaggiare da sola.
Ma non è che non mi piaccia la compagnia. Mi piacciono entrambe le cose. Ho bisogno di entrambe le cose.
Anche quando non c’è Juan, va bene: è tutto uguale.
La casa non è più silenziosa se non c’è Juan, perché Juan è un tipo poco rumoroso.
La casa non è più ordinata perché non c’è Juan, perché io sono disordinata come lui.
Non è che vado in giro come una pazza per casa, solo perché non c’è Juan: lo faccio anche se c’è lui.
Non è che mi posso isolare mentalmente se non c’è Juan perché posso farlo anche con lui.
Va tutto bene, è tutto come sempre.
Così stamattina, prima di preparare il caffè, mentre fissavo le cialde con la naturale reattività che mi contraddistingue, ho allungato la mano per aprire la finestra: senza guardare, in automatico.
In un attimo, durato un’eternità in cui ho visto passarmi davanti tutta la vita, quella con e senza Juan, un piccione mi è letteralmente volato davanti al naso per poi schizzare via .
Con il solito fragore di ali, versi e violenza.
Ho urlato talmente tanto e detto talmente parolacce che stasera mi aspetto un comunicato del GfVip per essere eliminata dalla casa, per direttissima. Senza neanche essere processata da Signorini
Sono emancipata io.
MA TORNA, JUAN.
Per carità.
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