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“Se qualcuno si lamenta di un vostro errore, rispondete che senza imperfezione né io né voi esisteremmo”
Stephen Hawking
Il mondo si divide in donne da calendario e donne col calendario. Le donne da calendario sul calendario ci finiscono, le donne col calendario sul calendario ci scrivono. Di tutto. Appuntamenti dal dentista, scadenza dell’assicurazione, feste dei figli, ciclo mestruale. Spesso portano bimbi dall’assicuratore e i tampax dal dentista, ma nessuno è perfetto.
Le donne col calendario, per calendario intendono quello della cassa di risparmio, con le date scritte belle in grande e i giorni rossi fra cui individuare subito i possibili ponti dell’anno e le malefiche feste che cadono di domenica. Alcune donne col calendario di tipo evoluto, usano quello di tablet, cellulare e pc. La donna col calendario di tipo evoluto ricorda i compleanni di tutte le amiche, dei figli delle amiche, dei mariti delle amiche, dei vicini di casa e dei parenti entro il terzo grado.
La donna col calendario nostalgica, tiene anche i calendari e le agende degli anni passati e ha un’intera collezione di canovacci-calendari a tema natalizio dal 1989 ad oggi. Ogni tanto asciuga i piatti esclamando “ma guarda, il mio compleanno era di domenica nel ’93!”.
Raramente una donna col calendario coincide con una donna da calendario. Può capitare, ma è necessaria l’intermediazione di Frate Indovino per il necessario passaggio di stato.
Le donne da calendario giocano in un altro campionato, hanno altri obiettivi, sia davanti a loro, che in testa.
Quelle vere, il calendario lo fanno col sudore di culo e tette, con la pelle lucida di olio. Quelle verissime poi finiscono sul Pirelli, un calendario che manco si può comperare. È un calendario talmente figo che te lo possono solo regalare. Solo se sei nato figo, se ti sei comportato sempre da figo e se sulla tua etichetta c’è scritto 100% figo o “figo denominazione di origine controllata”.
Sul calendario figo per fighi, ci sono SOLO gnocche interstellari ritratte dai photographi più fighi del mondo, a cui il doppio ph acido deve venir spontaneo.
Da qualche anno, sul calendario più figo, fatto da photographi phighi, con donne strafighe, va di moda ritrarre le strafi un po’ dimesse, struccate e scalcagnate, con l’effetto “finto-povero”, come l’arte povera, che povera non è. Insomma le stragnocche si atteggiano a donna col calendario, facendo il verso a noi normo-dotate di lavoro, famiglia a carico, notti insonni e occhiaie di conseguenza. La donna da calendario fa quindi l’occhiolino alla donna col calendario, in cerca della “bellezza naturalezza”, come mi è toccato sentire da Nicole Kidman che ha finito di bere formalina l’altro giorno e che per sorridere deve tirarsi in su le labbra con le dita.
Anche io lo faccio di solito: con le occhiaie. Originali. Chissà, forse ho speranza di finire anch’io sulla copertina del calendario. Quello della cassa di risparmio, con l’intercessione di Frate Indovino!
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“Se qualcuno si lamenta di un vostro errore, rispondete che senza imperfezione né io né voi esisteremmo”
Stephen Hawking
Il mondo si divide in donne da calendario e donne col calendario. Le donne da calendario sul calendario ci finiscono, le donne col calendario sul calendario ci scrivono. Di tutto. Appuntamenti dal dentista, scadenza dell’assicurazione, feste dei figli, ciclo mestruale. Spesso portano bimbi dall’assicuratore e i tampax dal dentista, ma nessuno è perfetto.
Le donne col calendario, per calendario intendono quello della cassa di risparmio, con le date scritte belle in grande e i giorni rossi fra cui individuare subito i possibili ponti dell’anno e le malefiche feste che cadono di domenica. Alcune donne col calendario di tipo evoluto, usano quello di tablet, cellulare e pc. La donna col calendario di tipo evoluto ricorda i compleanni di tutte le amiche, dei figli delle amiche, dei mariti delle amiche, dei vicini di casa e dei parenti entro il terzo grado.
La donna col calendario nostalgica, tiene anche i calendari e le agende degli anni passati e ha un’intera collezione di canovacci-calendari a tema natalizio dal 1989 ad oggi. Ogni tanto asciuga i piatti esclamando “ma guarda, il mio compleanno era di domenica nel ’93!”.
Raramente una donna col calendario coincide con una donna da calendario. Può capitare, ma è necessaria l’intermediazione di Frate Indovino per il necessario passaggio di stato.
Le donne da calendario giocano in un altro campionato, hanno altri obiettivi, sia davanti a loro, che in testa.
Quelle vere, il calendario lo fanno col sudore di culo e tette, con la pelle lucida di olio. Quelle verissime poi finiscono sul Pirelli, un calendario che manco si può comperare. È un calendario talmente figo che te lo possono solo regalare. Solo se sei nato figo, se ti sei comportato sempre da figo e se sulla tua etichetta c’è scritto 100% figo o “figo denominazione di origine controllata”.
Sul calendario figo per fighi, ci sono SOLO gnocche interstellari ritratte dai photographi più fighi del mondo, a cui il doppio ph acido deve venir spontaneo.
Da qualche anno, sul calendario più figo, fatto da photographi phighi, con donne strafighe, va di moda ritrarre le strafi un po’ dimesse, struccate e scalcagnate, con l’effetto “finto-povero”, come l’arte povera, che povera non è. Insomma le stragnocche si atteggiano a donna col calendario, facendo il verso a noi normo-dotate di lavoro, famiglia a carico, notti insonni e occhiaie di conseguenza. La donna da calendario fa quindi l’occhiolino alla donna col calendario, in cerca della “bellezza naturalezza”, come mi è toccato sentire da Nicole Kidman che ha finito di bere formalina l’altro giorno e che per sorridere deve tirarsi in su le labbra con le dita.
Anche io lo faccio di solito: con le occhiaie. Originali. Chissà, forse ho speranza di finire anch’io sulla copertina del calendario. Quello della cassa di risparmio, con l’intercessione di Frate Indovino!
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