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Cronaca di un dialogo interiore POST- sfilata: l’epifania

Torino Fashion Week, volume 2

Quando frequentavo le superiori un professore, Aldo Besso, ci ha raccontato l’importanza di “prendere ogni giorno un thè con sé stessi”. Io ci ho provato, ho conosciuto MS (me stessa) e la cosa mi è sfuggita di mano.

 

I: Ogni donna deve, prima o poi, andare ad una sfilata di moda. Ogni donna preoccupata per la cellulite, ogni donna che riflette sulla sua forma fisica, ogni donna che non si piace, ogni donna che sta riflettendo sulla reale possibilità di spendere dei soldi in prodotti o interventi di bellezza, ogni donna che ritiene di avere le caviglie grosse, che si vede le occhiaie, ogni donna che vede le vene varico…..

MS: E BASTA  ABBIAMO CAPITO. TUTTE.

I: Stai calma.

MS: Stai sintetica.

I: Dopo aver visto la sfilata di ieri ho avuto una epifania! Io ho UMANIZZATO le modelle!! Loro! La perfezione!  Insomma… ci ispiriamo a loro, le vediamo bellissime, elegantissime, magre, alte, slanciate, con gli occhi di ghiaccio, piene di charme….

MS: Non è così?

I: Si si. Assolutamente così.

MS: E quindi che cazz d’epifania hai avuto?

I: E quindi l’epifania è che sono bone, ma lavoratrici! Lavorano! Fanno avanti e indietro, si, è vero, ma lo fanno con dei tacchi alti 14 metri. Con il caldo, con le caviglie gonfie, col mal di schiena… Con degli splendidi  vestiti certo! Però magari sono di lana! In piena estate! Poveracce, non possono portare le mutande, devono camminare in obliquo, stare sempre dritte con la schiena, non possono sbuffare. Stanno ore ad aspettare di essere preparate per poi cambiarsi di corsa per prepararsi tra un giro e l’altro.

E’ un lavoro. Non è una passeggiata, anche se passeggiano, lavorano! Una pensa: questa cammina avanti e indietro e tac! Prende un sacco di soldi solo perché è bona.  Invece non è solo questo! Sono donne che si impegnano per raggiungere degli obbiettivi come noi, che prima di fare un figlio ci pensano su per paura di perdere il lavoro come noi,  che sono lontane da casa e quindi probabilmente piene di corna come noi, che sudano come noi, si stancano come noi!

Sono come noi!! Sono nostre sorelle!

MS: Si! Le sorelle bone però.

I – MS: STRONZE.

Piper

Sono Chantal, vivo e lascio ridere.

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Piper

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