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Corso di esorcismo fantastico e altre lezioni semiserie

Qualche giorno fa il deputato Leu Fratoianni ha presentato un’interrogazione parlamentare per denunciare un corso di esorcismo che era comparso sulla piattaforma del Miur.

Calma ragazzi, questa non è un’esercitazione. È tutto vero. Il corso di esorcismo esiste davvero. Non è Lercio e se volete, andate a vedere su butac.

Il Miur, nella persona personalmente di non so quale portavoce si è affrettato a chiarire.
“Si tratta dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, soggetto che, in quanto Università, è accreditato automaticamente ai sensi della direttiva 170/2016. L’Ateneo propone questa e altre iniziative ai docenti. Il corso citato è destinato, in particolare, alla platea degli insegnanti di religione cattolica.” (Fonte: Orizzonte Scuola)

Dunque è vero ma non è un corso proposto direttamente dal Ministero.

Meno male và…

Il corso dunque non è mica per alunni. E’ indirizzato ai docenti di religione cattolica. E a niente vale il fatto che la “nomina” di esorcista abbia procedure lunghe e tortuose. Mica vengo io, diacono della chiesa di Lavinaio, insegnante di religione alla scuola media, e divento esorcista dopo avere frequentato il corso e sborsato 400 euro.

Ma questo non importa. Non vale saperlo.

A questo punto il mondo italico tutto è insorto. E da più parti hanno chiesto a gran voce.

Se a scuola si fa il corso di esorcismo bisogna proporne anche altri.

Nell’ordine è stato proposto:

– Corso di inquisizione. 5 lezioni di 1 ora cadauna tenuto da Torquemada jr. Durante il corso si terranno lezioni di rogo, interrogatori di streghe, metodi di tortura e goccia cinese.

– Corso di autoflagellazione. Tenuto dall’allievo prediletto di Monsignor Escrivà. Tra le altre, interessante la lezione nella quale si impara a costruirsi un cilicio.

– Corso di amanuense per copiature Bibbie di intenso valore artistico e culturale. Le lezioni prevedono anche l’insegnamento della scrittura minuscola carolina.

– Corso di riconoscimento voci. Per imparare a capire quali voci ascoltare (tipo la pulzella di Orleans per intenderci, sperando di fare diversa fine), che non siano frutto degli auricolari del figlio in auto che tiene a palla lo smartphone quando voi guidate immerse nei pensieri.

Questi per ora i corsi proposti per i licei. Le opposizioni insorgono. Che quando sei al governo ti piace mettere mano alla scuola (in ginocchio da decenni), e tutti si dileggiano nel cambiare nomi, orari, materie e discipline.

E dunque via alla proposta da parte dell’opposizione di corsi anche per gli istituti tecnici e professionali.

Ecco qualche spunto:

Corso di moda e haute couture tenuto da Enzo Miccio. Nel corso è previsto “accoppiamento colori”, moda e tendenze viste indosso a blogger e influencer e “Come ti vesti al matrimonio della tua migliore amica”.

Corso di meccanica e motori per donne single. Prima lezione: “come collegare i fili rosso e nero quando rimani a piedi per colpa della batteria”.

Corso di cucina Kosher, che tutti noi abbiamo un amico ebreo ortodosso che potrebbe farti un’improvvisata e restare a cena per vedere la partita del cuore. Il corso è tenuto dal rabbino capo della sinagoga di Roma.

Corso di taglio donna tenuto da Federico Lauri, hairstylist di Anzio. che tra un colore shatush con palloncini a elio e un impacco alla crema di nocciole terrà 5 lezioni da 3 ore l’una con modelle del calibro di Alba Parietti, Giulia De Lellis (chi?) e Paola Turci.

Io, che non sto né al governo né all’opposizione, avrei però umilmente pensato di proporre al ministro un altro paio di corsi.

Il primo è di educazione civica. Vecchia, mi direte voi. L’educazione civica è materia obsoleta, si faceva 40 anni fa. Ma io la ri-inserirei a scuola. Indirizzerei il corso ai millennials, che, come visto zigzagando l’altra sera in Tv, e confermato poi dai miei figli, non hanno idea di cosa sia la costituzione, cosa sia una repubblica e che cosa sia una famiglia.

Infine un ultimo corso.

Chiederei di organizzarlo proprio a quell’Università che ha proposto il corso di esorcismo agli insegnanti di religione.

Fate, prima di quello apparso sul sito del Miur, un corso su come denunciare i preti pedofili. Che forse, più degli esorcismi, sarebbe utile a tanti.

 

Nda, Italia 19 Febbraio  A.D. 2019: E mentre io già immaginavo questi insegnanti di religione alle prese con l’intrecciatura del cilicio, sulla piattaforma del Miur scompare magicamente il corso di esorcismo. Vedi alle volte quando dici i miracoli?!

Alessandra Flaminio

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Alessandra Flaminio

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