Tra i molti settori penalizzati dalle restrizioni del Covid, quello degli spettacoli dal vivo e dei concerti è stato tra i più colpiti. Avevo già messo una bella pietra sopra ai miei fantastici biglietti per il Lucca Summer Festival, rimandato a luglio 2021. Anzi, ho addirittura interpretato come un segno di estremo ottimismo l’aver fissato già le date per la prossima estate, perché nei giorni in cui mi piglia davvero male, il ritorno alle vecchie abitudini mi pare ancora un’utopia.
Immaginate quindi la mia sorpresa all’annuncio di una data di un concerto: ho controllato l’anno almeno dieci volte, 2020. Ho letto per intero il regolamento, comprese le note in piccolo, per capire quale tipo di assicurazione, autocertificazione, tampone, test, organo vitale avrei dovuto presentare per avere un biglietto. Fino a quando non è finito lo spettacolo ho aspettato la fregatura, del tipo un annuncio “Bravi scemi, vi siete divertiti? E ora 15 giorni di isolamento”, e invece niente, quindi adesso posso raccontarvelo: Il primo concerto a tempo di Covid.
Posti limitati, solo 900. Location: prato di una fortezza medievale in un paesino in zona montana ad almeno un’ora dai centri abitati più grandi (ma, gran colpo di c..lasse per me, è esattamente il paese dove vivono i miei suoceri, quindi pernottamento e baby sitter gratis. Ogni tanto una gioia!).
Cancelli aperti alle 19, una fila ordinata e distanziata di gente che aspetta di accedere alla zona concerto, steward che ti accompagna al tuo posto
PRO: niente corsa forsennata per accaparrarsi il posto attaccato alla transenna
CONTRO: niente transenna per i più appassionati
Posti a sedere su sedie inamovibili, praticamente saldate per terra, dove sei, stai.
PRO: c’è bisogno di dirlo? A SEDERE! La versione super comoda di ogni concerto, un desiderio più volte represso per fare i “GGIOVANI”, ma su cui facciamo sempre un pensierino prima di comprare i parterre! Con il posto a sedere puoi: andare a fare la pipì quando ti pare, senza il timore di perdere la posizione tanto duramente conquistata, puoi andare a prendere la birra e tornare a berla senza il rischio di rovesciarla, puoi tornare a fare la pipì dopo aver bevuto la birra… praticamente puoi passare tutto il concerto tra il bar e il bagno!
CONTRO: beh, da seduti non si balla proprio bene, e non si salta. Però puoi agitarti come una anguilla in un secchio, l’effetto è orribile, ma tanto non sei la sola
Posti a sedere, ma distanziati: l’evoluzione della poltrona.
PRO: nessun estraneo vicino di sedia, quasi un metro tutto intorno. Puoi stendere le gambe, stirarti, agitarti come in preda all’elettroshock, nessuno urterà la tua birra poggiata accanto alla tua sedia!
CONTRO: se pensavi di sfruttare il momento canzone romantica per pomiciare con la persona accanto e iniziare una nuova avventura estiva, caschi male, non è il tuo anno
Insomma, detto così, non sembrerebbe neppure male, W i concerti Covid, ci possiamo abituare anche a questo… oppure no! Tutto bello eh, e non si poteva fare altrimenti, e un compostissimo Max Gazzè ha tenuto il pubblico vivo e attivo nonostante dal palco dovessimo sembrare una platea di manichini, ma al momento giusto, è stata come un’onda, e il concerto da sala si è trasformato in woodstock (ok, d’accordo, non esageriamo… diciamo una woodstock dei poveri)! Tutti distanti, ma tutti in piedi nella stretta area della nostra sedia, a saltare e cantare e liberare un’energia che non poteva più essere contenuta. Ma ti pare che mi debba sentire rivoluzionaria per aver ballato ad un concerto? Però è quella la sensazione, pur essendo rimasta dentro i limiti del distanziamento, di aver fatto qualcosa di proibito… una liberazione!
Il concerto è stato davvero una boccata di aria fresca, da buona amante della musica pop italiana ho adorato Gazzè, e ti assicuro che se non ci fosse stato il distanziamento, quando ti sei fermato lo stesso sul palco dopo il concerto per concedere due minuti ai tuoi fan, io avrei scavalcato la transenna per avere un autografo.
Ora voglio fare l’ottimista anche io, voglio credere che questa sia stata solo una parentesi, una prova, e che il mio concerto del 2021 sarà una bolgia scatenata di pogatori… tanto a me che me ne frega, ho prenotato il posto a sedere!
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