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Ogni anno è la solita storia.
Non appena ti vedo, mi emoziono come una bambina. A volte vorrei solo correrti incontro e stringerti forte tra le mie braccia, ma so che ci faremmo male entrambi. È già successo una volta, tanti anni fa, e non voglio rischiare di ricascarci. Non di nuovo.
Vorrei tanto trascorrere più tempo assieme, è un peccato vedersi solo durante le vacanze invernali, ma so che non c’è altra soluzione. Mi è capitato di sognare a occhi aperti e di immaginarti nel mio salotto il giorno di Ferragosto, tutti gli amici riuniti, 40 gradi all’ombra e l’aria condizionata accesa… ma mi è sembrato così strano. Così fuori luogo. Sono tanti anni che trascorriamo il Natale assieme, ma non riesco a immaginarci in un contesto differente. Io e te. Insieme.
Eppure, adesso, sento che è giunto il momento di dirti quello che provo. Ormai sono una donna, sono cresciuta e non ho più paura di esprimere i miei sentimenti, né davanti a mamma e papà, né davanti al mondo intero.
Ecco perché sono qui, per dirti che tu per me sei speciale. Sei diverso da tutti gli altri. Quando ti guardo, il mio battito accelera e mi ritrovo come accecata: se apro gli occhi vedo te, e se li chiudo vedo ancora te. Tu sei l’unico di fronte al quale riesco a essere davvero me stessa e so che, qualsiasi cosa succeda, durante quelle poche settimane che possiamo trascorrere assieme, tu sei lì per me. Anche quando sono arrabbiata o quando sono di cattivo umore, in quei giorni mi basta attraversare il corridoio per vederti e, inevitabilmente, ritrovarmi a sorridere come se nulla fosse successo. Tu sei così brillante, pungente, adoro parlare con te. Sei un ottimo ascoltatore e non giudichi mai nessuno. Inoltre, sei bello. Sei sempre stato bello. Non cambi mai, sembri sempre così giovane e fresco, nel fiore dei tuoi anni!
Tra noi c’è sempre stata una certa elettricità, è inutile negarlo, è palpabile. Quante volte ci hanno detto che io e te assieme avremmo fatto scintille? Io lo so che mi basterebbe poco per averti, mi basterebbe un tocco, un semplice tocco per accenderti e passare con te un’ infuocata notte di Natale. Ma tu hai i piedi troppo piantati per terra per lasciarti coinvolgere in una simile follia, e non te ne faccio una colpa. Come potrei?
Solo una cosa ti vorrei chiedere dopo tutto questo tempo, dopo anni e anni trascorsi a osservarti senza mai avere il coraggio di andare oltre, per paura di rimanere scottata, dopo le notti passate ad avvicinarmi a te in punta di piedi per portarti i regali quando tutti gli altri dormivano…
Ma tu sei un albero vero o sintetico?[:it]
Ogni anno è la solita storia.
Non appena ti vedo, mi emoziono come una bambina. A volte vorrei solo correrti incontro e stringerti forte tra le mie braccia, ma so che ci faremmo male entrambi. È già successo una volta, tanti anni fa, e non voglio rischiare di ricascarci. Non di nuovo.
Vorrei tanto trascorrere più tempo assieme, è un peccato vedersi solo durante le vacanze invernali, ma so che non c’è altra soluzione. Mi è capitato di sognare a occhi aperti e di immaginarti nel mio salotto il giorno di Ferragosto, tutti gli amici riuniti, 40 gradi all’ombra e l’aria condizionata accesa… ma mi è sembrato così strano. Così fuori luogo. Sono tanti anni che trascorriamo il Natale assieme, ma non riesco a immaginarci in un contesto differente. Io e te. Insieme.
Eppure, adesso, sento che è giunto il momento di dirti quello che provo. Ormai sono una donna, sono cresciuta e non ho più paura di esprimere i miei sentimenti, né davanti a mamma e papà, né davanti al mondo intero.
Ecco perché sono qui, per dirti che tu per me sei speciale. Sei diverso da tutti gli altri. Quando ti guardo, il mio battito accelera e mi ritrovo come accecata: se apro gli occhi vedo te, e se li chiudo vedo ancora te. Tu sei l’unico di fronte al quale riesco a essere davvero me stessa e so che, qualsiasi cosa succeda, durante quelle poche settimane che possiamo trascorrere assieme, tu sei lì per me. Anche quando sono arrabbiata o quando sono di cattivo umore, in quei giorni mi basta attraversare il corridoio per vederti e, inevitabilmente, ritrovarmi a sorridere come se nulla fosse successo. Tu sei così brillante, pungente, adoro parlare con te. Sei un ottimo ascoltatore e non giudichi mai nessuno. Inoltre, sei bello. Sei sempre stato bello. Non cambi mai, sembri sempre così giovane e fresco, nel fiore dei tuoi anni!
Tra noi c’è sempre stata una certa elettricità, è inutile negarlo, è palpabile. Quante volte ci hanno detto che io e te assieme avremmo fatto scintille? Io lo so che mi basterebbe poco per averti, mi basterebbe un tocco, un semplice tocco per accenderti e passare con te un’ infuocata notte di Natale. Ma tu hai i piedi troppo piantati per terra per lasciarti coinvolgere in una simile follia, e non te ne faccio una colpa. Come potrei?
Solo una cosa ti vorrei chiedere dopo tutto questo tempo, dopo anni e anni trascorsi a osservarti senza mai avere il coraggio di andare oltre, per paura di rimanere scottata, dopo le notti passate ad avvicinarmi a te in punta di piedi per portarti i regali quando tutti gli altri dormivano…
Ma tu sei un albero vero o sintetico?
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