Eccola, sta per arrivare. La fatidica domanda attesa come la visita dal ginecologo incombe su di voi: “Cosa fai nelle vacanze di Natale?”
Sì, perché non può esistere che nelle vacanze di Natale semplicemente ti riposi, diventi un tutt’uno col divano che manco i gemelli siamesi, che ti fai la manicure guardando tutte le puntate, di tutte le serie tv, di tutte le reti televisive, di tutto l’universo mondo. NO! Tu DEVI fare qualcosa e raccontarlo al mondo con lo stesso pathos di una delle storie di “C’è Posta per te”.
Se volete che questo sia l’ultimo anno in cui qualcuno ve lo chiede, ecco alcune risposte che potrebbero fare al caso vostro.
Eh già, vorresti tanto fare qualcosa di particolare ma purtroppo dovrai finire gli avanzi di cenone e pranzo del 25 e non c’è nessuno che possa sostituirti in questo impegno così gravoso, in ogni senso. Per questo, sarai costretta a rinunciare al viaggio in Madagascar, proprio come forma di rispetto a tutti i bambini del Madagascar che gli avanzi non li hanno.
In questo caso, la questione umanitaria spiazzerà il vostro interlocutore.
Di solito, una risposta del genere lascia senza parole. Potete rincarare la dose con cose tipo “Sai, voglio proprio che mi nasca Bilancia, l’ho sempre sognato quindi ci daremo da fare tutti i giorni, più volte al giorno. Gli spermatozoi fecondati sono cumulabili?”.
Questa risposta porta con sé incredulità e invidia e di solito chiude la bocca ai curiosi per almeno 9 mesi.
Va bene essere globetrotter ma, dopo aver portato regali in tutto il mondo, la stanchezza si fa sentire. Vi godrete un po’ la vostra amata casetta in mezzo al gelo, la solitudine, la tristezza. A voi piacciono tanto.
Purtroppo questa è una risposta che va bene fino ai 6/7 anni, poi va rivista. Potete sempre fingervi Befane. Più avanza l’età (la vostra!) e più sarete credibili.
Questa risposta può essere particolarmente scioccante, se chi avete davanti sa di cosa si tratta. Potete comunque buttarla a ridere dicendo che c’era un “buco libero” soltanto durante le vacanze.
Dopo lo svenimento della persona che avete di fronte, cosa probabile soprattutto se si tratta di vostra madre, siate gentili e spiegate che è uno scherzo.
Fortunelle, fortunelle! Non dite però assolutamente mai mai mai che la Polinesia è una razza di tartarughe di terra che veglierete ogni giorno durante la schiusa delle uova.
Questa risposta è socialmente accettabile e in linea con tutti gli esempi di Natale a Miami, alle Hawaii, a Pamplona, a Pasadena, a Porta Portese dei Fratelli Vanzina.
Questa risposta è efficace soprattutto se unita a un “dovresti imparare a farteli anche tu che, guarda, è proprio una figata vera”.
Come vedete, basterà appuntarvi una di queste meravigliose repliche per scongiurare la possibilità che l’anno prossimo vi venga posta la domanda “Che fai a Natale?”
Finirete con l’essere voi le pettegole curiose, tra una manicure e l’altra sul vostro divano.
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