La verità è che noi donne siamo sempre piene di mille cose da fare.
Abbiamo sì gli impegni legati al lavoro, ma è allo stesso tempo la società patriarcale in cui viviamo, delega ancora alle donne quasi tutta la gestione di casa e famiglia.
Anche se qualcosa sta cambiando, su questo tema dobbiamo ancora lavorare molto.
Basti dare un’occhiata alle nostre agende, che spesso sono farcite di impegni come un Big Mac.
Le mie giornate, per esempio, sono scandite al seguente ritmo: prendi la grande da scuola e portala a catechismo, ritira il piccolo dall’asilo e accompagnalo a judo poi torna indietro, ritira la grande da danza e vai con lei dal dentista. Poi prendi la pecora, portala dall’altra parte del fiume, torna indietro prendi il lupo … Ah no, questa è un’altra storia, ma comunque rende l’idea.
E, come se non bastasse, spesso siamo noi a metterci il carico da novanta. Perchè la società ci vuole magre e allora andiamo in palestra e iniziamo a correre sul tapis rulant manco fossimo una gazzella in Africa al sorgere del sole. Poi ci vuole depilate, quindi fissiamo l’appuntamento dall’estetista per farci spennare come tacchini il 4 luglio. Ma ci vuole anche giovani perciò passiamo il sabato pomeriggio dal parrucchiere per farci coprire quel ciuffetto di capelli che vira pericolosamente al color cenere.
Il risultato è che spesso ci ritroviamo a fine giornata stanche e stremate a contare se abbiamo ancora tutti i pezzi o se tra mille impegni abbiamo perso per strada un rene, un femore o la nostra voglia di vivere.
E allora è il caso di chiederci se in questo casino ci siamo ritagliate degli spazi per i nostri interessi e per le nostre passioni o solo per tirare il fiato e sintonizzarci sulle nostre esigenze. Se la risposta è no è arrivato il momento di fermarci un attimo e prenderci cura di noi.
Ci sono tanti modi per farlo: da quelli più sfrenati, tipo uscire con le amiche e ubriacarci fino al coma etilico a quelli più costosi, come spendere uno stipendio comprando quella borsa di Prada che da tempo ci strizza l’occhio dalla vetrina. Ma possiamo anche dedicarci ad attività meno dissolute come andare al cinema (beh, magari non proprio in questi giorni, speriamo però il più presto possibile) o buttarci sul divano con coperta e tisana per leggere il libro che ci guarda dallo scaffale. Quello che conta è che ci dedichiamo a qualcosa che ci faccia stare bene.
E non inventiamoci che non abbiamo tempo per farlo. Il tempo lo dobbiamo trovare come se dovessimo andare a fare una visita dal dottore. Iniziando a dire qualche no agli altri, per esempio. Al marito, ai figli o al capo troppo esigente, tanto per citarne qualcuno.
Perchè se non ci prendiamo cura di noi, signore mie, finisce che ci dimentichiamo come si fa. E disimpariamo ad ascoltare i nostri desideri e a capire cosa ci fa stare bene. Così finiamo per diventare persone frustrate ed infelici.
E qualcuno, di solito di sesso maschile, dal comodo della sua poltrona, comincerà a dire che noi donne siamo isteriche o mestruate, o di solito entrambe le cose.
Ma, se accade, impariamo a rispondere: “hai ragione, forse sto facendo troppo. Ora mi dedico a me stessa e … qui continua tu!”
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