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Bon ton al supermercato. Ma quando mai?

Il bon ton al supermercato è, drammaticamente, lasciato a casa.

Soltanto io mi sono accorta che in questo luogo di perdizione accadono cose apocalittiche?

BON TON AL SUPERMERCATO: REPARTO ORTOFRUTTA

c’è chi non usa i guanti all’ortofrutta (perché si sa, la vita è troppo breve per buttare 5 secondi a infilarli) e mentre pesa i prodotti sorregge il sacchetto bio con le mani affinché alla bilancia risulti più leggero il contenuto (come quando ti pesi al mattino in bagno appoggiandoti al water per non ammettere nemmeno a te stessa che ti è aumentato il culo).

BON TON AL SUPERMERCATO: REPARTO ALIMENTARI

Poi c’è anche chi schianta i pacchi di caramelle o di biscotti per prenderne solo 2 o 3 e li sgranocchia con aria tronfia per le corsie, chi prova trucchi, parrucchi e deodoranti nel reparto profumeria, o apre le confezioni di collant per vedere se sono opachi (c’è scritto sulla confezione, testine di cazzo, andate a fare la spesa con gli occhiali da vista);

a me è capitato pure di vedere gente che si fa fare il panino in gastronomia, poi se lo magna e non lo paga alla cassa, e magari ci beve pure una bella birra, con rutto carpiato finale;

e li avete notati quegli onestoni che aprono le confezioni di uova e le cambiano se sono rotte (visto coi miei occhi, perché chiamare un inserviente per segnalare il problema sarebbe troppo corretto)?

BON TON AL SUPERMETACO: REPARTO SURGELATI

O quelli che prendono i surgelati, poi ci ripensano e li lasciano sugli scaffali non refrigerati a gonfiare come scroti? (Magari sono gli stessi che sui social frantumano gli zebedei sull’orrore degli sprechi alimentari).

BON TON AL SUPERMERCATO: REPARTO NON ALIMENTARI

C’è gente che si legge i giornali indisturbata per una mezz’oretta (dai quotidiani a quelli di gossip o sportivi) e li ripone senza comprarli;

e che dire di chi lascia i carrelli pieni di guanti, profilattici usati e confezioni vuote di roba consumata, rompe vasetti e bottiglie senza chiamare gli inservienti (causa di inevitabile rottura del femore di chi scivola sopra al prodotto)?

Allora mi chiedo, sono forse io l’unica cogliona che se alla cassa si accorge di aver preso i mandarini marci, se li porta a casa lo stesso, per non creare fila e uscire in fretta senza disturbare i disturbati mentali?

Lucilla Masini

Lucilla Masini, nata a Lucca di cuore toscano, donna mancata, medico mancato, arredatrice forzata, umorista per vocazione.

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Lucilla Masini

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