Ieri sera l’unico dramma a cui avrei voluto assistere era l’uccisione di uno o due nobili di approdo del re. Le uniche fiamme quelle di un drago che arrostisce tre o quattrocento estranei.
Invece quello che mi ha incollato alla televisione a una diretta senza sosta non è stata una serie tv e nemmeno una maratonaMentana sulle elezioni indiane, che, ho scoperto, durano un mese, sai che diretta ci viene?
No, sono state le fiamme di Notre Dame.
Dopo aver visto crollare guglia e tetto, quando alle 22.30 hanno suonato le campane di tutta Parigi, ho deciso di aprire Facebook per cercare non so cosa, un po’ di conforto? Sicuramente lo avrei avuto, se non avessi rimandato continuamente la pulizia dei miei contatti, che si sa che quando meno te lo aspetti, la merda (anzi, le merde) vengono sempre a galla.
Tra i miei contatti ho individuato queste tendenze:
-Anticlericali a oltranza: Ah, vi sta bene, tutte le chiese devono bruciare… e poi gli estremisti pericolosi sarebbero quegli altri
-Complottisti della prima ora: SVEGLIAAAAA!!!11!! Ma non lo capite che è una attentato? In Francia poi? Ora a meno che tu non lavori alla Cia, tu non sia un infiltrato nei servizi segreti in incognito e la tua copertura è fare l’imbecille patentato, attentato DE CHE?
– Nazionalisti (ma solo in occasioni speciali come mondiali, guerre o eventi straordinari). “Aridatece la Gioconda”
Ma nemmeno dalle istituzioni è arrivato il conforto sperato: “Simbolo della cristianità”, “La cultura di tutta Europa”, escludere qualcuno anche nel dispiacere. “tu puoi essere triste perché credente”, “tu sei cinese, pensa alla tua muraglia”, “tu quando sei venuto l’ultima volta in chiesa? E che piangi allora?”
Il conforto mi è arrivato stamattina, e come sempre, da quelli più vicini a te
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