(dalla vostra inviata per caso a San Lorenzo)
Fine di uno splendido maggio 2018 passato a stramazzarmi di sindrome di Stendhal tra il centro e i dintorni di Roma.
Hotel 4 ☆ (mica pizza e fichi !) a poche strade e alberi fronzuti da Termini.
Arrivo domenica sul presto con tutta una giornata full immersion “No… nun te lasso mai Roma capoccia “.
Onde alla sera, stravolti più di una coppia al Guinnes dei Primati di balli caraibici e affamati come pendolari bloccati da 6 ore in galleria sull’Intercity, immaginateci per strada in cerca di cibo.
Che fare quando non conosci né la toponomastica né hai voglia di credere ai commenti paraculi di Tripadvisor ?
Chiedi agli autoctoni of course: che i romani de Roma ce stanno a farse li cazzi dell’ altri con ampio uso di particolari anche non richiesti
“Qua intorno nun ce pensate propio, se volete una cacio e pepe come dio comanda, dovete anna`a San Lorenzo, in fondo a ‘sto viale” ci indirizza un distinto tipo quarantino (li mortacci sua e de su nonno fino alla generazione de Caracalla, per una delle serate più pulp della vita mia !)
Da ignari provincialari ci avviamo con lo spirito naif di chi va a sedersi in curva tra ultras uzbeki e vodka, credendo di essere lì a godersi la partita.
Se Dante avesse potuto vedere e sentire quello che vidi in 900 mt. di una strada poco più in là del fulgore romano, la bocca dell’ Inferno l’ avrebbe immaginata a San Lorenzo.
Vomito, sangue, merda, sorci, siringhe “Bella ci ho tutto”, bestemmie, urla, lamenti, puzza di piscio e carne avariata, pusher neri neri, mulatti, nordafricani, rom, bianchi esangui e adolescenti rosati, vecchi da Tavernello e stenti, ragazzi da paste ed eroina in vena, ragazze da coca e sesso in cambio, qualche volontario a mettere pezze di misericordia.
Zero forze dell’ordine e mondo di sopra.
Solo tunnel e tane profonde.
Alla fine quella cacio e pepe (divina!) ci andò per vie traverse per quanto ci era costato raggiungerla.
E mentre ritornavamo in taxi “Ma che davero davero siete arrivati qua soli a piedi de notte? (ci disse un tassinaro più incredulo di una catechista in un club scambista) pur con l’orrenda fine della piccola Desiree di là da venire, mi chiedevo il come e il quando dell’ horror appena visto.
E se fosse possibile immaginare un finale alle tante San Lorenzo de noantri.
Perché non ci sono cazzi&mazzi.
Se non cambiano leggi e percorsi di legalità in questo Paese è inutile scannarci tra noi pubblico in platea.
In questa eterna deriva guerrigliera tra ultras pro e contro sacche di disperazione.
Prima decidiamo che non ci siano zone e mafie franche, clandestinità, patteggiamenti, processi brevi, sconti di pena infami per reati che gridano vendetta e prima ne verremo fuori.
Il resto è solo respirare ed inspirare aria fritta.
E farci sangue amaro su sangue innocente.
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