E ammettiamolo, una volta per tutte.
L’idea del maschio dominatore ci piace.

Ci piace l’idea del maschio protettivo, forte, coerente, un macho severo che non fa l’amore ma ti scopa, non chiede ma prende, ti usa, ti stropiccia, ma lo fa quando siete nel letto e non per tutto il resto del giorno.

Un uomo che ci faccia sentire “piccole”, al riparo da ogni preoccupazione.

Altro che lavare, stirare, cucinare, pulire, fare la spesa… Per quello c’è la serva, donna pure lei ma non ci sono dominatori per tutte e qualcuno ste cose le deve pur fare.

Hai un problema?… Il dominatore lo risolve.

Sei triste?… Il dominatore lo capisce.

Non sai nemmeno tu che hai?… Il dominatore te lo spiega.

Tu devi solo appenderti a testa in giù a una trave e farti scopare nella posizione del pipistrello. Tutto qua. Finito.

Onestamente, da pensarci seriamente: se pensa a tutto lui, ma pure qualche frustata sul culo ce la potremmo anche mettere…

Purtroppo, il mito di Mr Grey, che tante donne nel mondo ha fatto e fa sognare, resta una leggenda metropolitana, una favola che si infrange contro la nuda e cruda realtà di tutti i giorni.

Pensate al vostro partner, lo stesso che vi chiede dove sono i calzini, se ci sono mutande pulite, quello che quando va in bagno ve lo lascia come se ci avesse fatto il nido uno stormo di aironi.

Pensate all’uomo che vi sta accanto, che in questo momento sta guardando la partita tutto scasciato, con una birra in mano, che fra mezz’ora al massimo si sarà addormentato con la bolla al naso.

Pensate a “quello” e immaginatevelo mentre, con tono perentorio vi dice qualcosa tipo: «Mettiti a pancia in giù sulle mie ginocchia che ti sculaccio».

Sta interpretando Mr Grey, l’uomo che desideriamo, approfittiamone, no?

Ma voi siete nella realtà, quindi gli rispondete: «E chi te l’avrebbe insegnata mo’ sta cosa? Quale wacca stai frequentando?».

Oppure immaginatevi sempre il vostro lui che si spoglia, gettando con mossa virile tutto per terra e poi vi ordini: «Vieni qui. Adesso». Perentorio.

E voi: «Adesso un cazzo, prima raccolgo tutta sta roba che hai buttato in giro, che ci va sopra la gatta e ci dorme. Tanto poi devo lavare tutto io che te ne frega atte?!…».

Altro esempio?…

Lui: «Adesso ti bendo e poi ti cospargo di miele, panna e cioccolato fuso».

Voi: «Ma stocazzo! Oggi io ho pulito pavimenti e tappeti, tu non cospargi proprio niente!».

Insomma, l’idea del dominatore ci piacerebbe assai.
Ma nella realtà di tutti i giorni è un susseguirsi di ordini che noi diamo a lui.

Butta la spazzatura, chiudi il dentifricio, raccogli la salvietta, abbassa la tavoletta, esci il cane, metti i piatti nella lavastoviglie, vai a parlare con gli insegnanti di tuo figlio, ricordati l’anniversario, passa a prendere il latte, devi pagare le bollette, lasciami i soldi per l’idraulico, vai a fare il tagliando alla macchina, togliti quella maglietta che te la lavo, disfa la borsa della palestra…

Fanculo il maschio alfa.
Come apriamo bocca, il dominatore siamo noi.[:]