Terza settimana: le GUERRIERE della notte.
Del mattino, del pomeriggio e della sera.
Accidenti a voi.
Guerriere.
Perché bere, fare esercizio fisico, mangiare senza scofanarsi, rinunciare alle Haribo, avere come obiettivo lo stare bene a lungo termine invece di godere solo quei 4 minuti con il bombolone alla crema, prendere la bici al posto della macchina… sono tutte cose da guerriere, mica da me.
E ti devi ricordare che, se “perdi il focus”, la bilancia (stronza!) te lo dice, commentando con tanto di pernacchia, applauso o risata quello che vede.
Abbiamo già parlato delle motivazioni e del cortisolo, ma ora si fa su serio: bisogna programmare bene ogni mossa, Signore mie.
Mattina tipo da quando conosco Daniele, accidenti a lui:
Metto la sveglia 10 minuti prima del solito (accidenti a voi)
Mi alzo (accidenti a voi)
Con gli occhi cisposi vado in soggiorno (e mi schianto il mignolino contro la piattaia, accidenti a voi)
Stendo il tappetino (sì, ho comprato anche il tappetino, accidenti a voi)
Metto il timer eeee VIA:
saltello, sgambetto, mi butto per terra come il soldato Jane e mi scolo una bottiglia d’acqua.
Oh cazzo! Non mi ero ancora pesata.
Perché prima ci si pesa, vero? Accidenti a voi!
Nuuuooooooo (visualizza il ralenty di Ronaldo che segna e corre per tutto il campo a braccia aperte gridando ACCIDENTIAAVOOOOIIIII)
Adesso avrò almeno 1 chilo in più dovuto all’acqua. Aspetta che faccio tanta pipì così lo smaltisco.
Entro in bagno. Non so chi ha messo lì lo stipite della porta, ma lo prendo col mignolino. Lo stesso, accidenti a voi.
Ok, peso sotto controllo. Vado a fare colazione. Torno indietro, raccatto il mignolino, e vado a fare colazione.
Colazione?
Colazione???
Questo è un pranzo di nozze a Manduria, altro che colazione, accidenti a voi.
Uovo, carote, avocado, noci, yogurt, parmigiana di melanzane e un piccione che si era posato sul mio davanzale, accidenti a lui.
Il tutto annaffiato da un tè verde di ottima annata.
Ruttino. Suono di vetri infranti. Chiamo il vetraio, fa 200 euro, accidenti a voi.
Faccio la doccia. Mi vesto. Altro ruttino. Richiamo il vetraio, mi chiede 400 euro, ci accordiamo per 2 prestazioni sessuali, accidenti a voi (ma solo perché ha 61 anni).
E sono pronta ad iniziare una giornata piena di energia!
Ma prima, un’occhiata alla chat, dove ci si scambiano complimenti, consigli, foto delle passeggiate, successi e insuccessi e ci si incoraggia.
Ci sono donne meravigliose, nella chat. Accidenti a voi.
Vorrei dire ad Elena che la sua guerra contro il cancro (accidenti a lui) l’ha resa più forte, più bella e più invincibile che mai.
Vorrei dire a Fabiana che dichiara “ormai potrei resistere anche a Bradley Cooper sdraiato sul letto che mi aspetta in abiti adamitici” che a quello non deve proprio resistere, mica fa ingrassare, anzi! Possiamo annoverarlo tra le sedute bruciagrassi della settimana, da consigliare a tutte.
Vorrei dire a Patty, Giovanna, Michela e Gloria che le foto dei loro panorami di neve o di mare fanno respirare anche me.
Vorrei dire quanto la amo a Simona, ligure doc, che racconta di come si prepara la pasta integrale e “ci imbelina dentro” zucchine julienne e mandorle.
Vorrei dire a tutte un sacco di cose, perché non è facile, per niente, fare quello che stanno facendo. Accidenti a voi.
Ognuna delle donne che sto incontrando in questo percorso ha una storia così simile e così diversa dalla mia, che mi viene voglia di abbracciarle tutte e chiamarle “sorella” e stringerle a me dicendo loro “andrà tutto bene”.
Ma non posso farlo, perché devo ancora digerire la colazione.
Fare la sessione bruciagrassi.
Bere 3 litri d’acqua.
Fare merenda.
Disintossicarmi.
Trovare un mignolino nuovo.
E tra 10 minuti arriva il vetraio.
Accidenti a voi.
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