La comandante Carola Rackete e l’idiozia che involontariamente ha rispolverato mi hanno fatto ripensare all’uso del reggiseno nelle donne col seno piatto come lei. E come me.
Infatti non ho mai indossto il reggiseno, per il semplice motivo che non ho mai indossato il seno.
Le non-tette sono una caratteristica delle donne della mia famiglia. Mia madre, quando da adolescente guardavo sconfortata quei miseri bottoncini, mi diceva che aspettando e mangiando minestroni, mi sarebbero cresciute le tette. Poi, ridendo, aggiungeva: sai cosa dice il proverbio(mia madre aveva l’hobby di modificare i proverbi)?
Il proverbio dice: del seno di poi son piene le donne
Per mia fortuna sono vissuta negli anni in cui andava il seno piccolo e distanziato in modo da portare senza reggiseno scollature a V fino all’ombelico. Il reggiseno era considerato simbolo di sottomissione da eliminare come il diavolo per cui me ne liberai volentieri. Aggiungevo agli slogan femministi di quegli anni settanta il mio personale: donna senza seno ma non senza senno.
Anche a lavoro (scuola) non lo mettevo, i miei alunni si abituarono subito alla loro prof. rustica con più pancia che tette. Una volta agli esami di maturità portavo una maglietta molto allentata nello scollo per cui ad un certo punto mi ritrovai con una non-tetta di fuori. Un alunno gesticolando mi fece segno verso il torace e devo dire che nessuno si mise a ridere. Con nonchalanche ho rimesso a posto la non-tetta e via!
Al mare vado dove si può stare in topless e se sto nello stabilimento preferisco una canotta fresca piuttosto che lo strumento di tortura. In poche parole possiedo solo gli slip dei costumi
Insomma andare in giro senza reggiseno è stato per me normale ma lo è altrettanto vedere le donne con il seno rifatto o con i push up imbottiti. Massì, ognuna indossi ciò che vuole: reggiseno, burqua, minigonna, burquini o monochini che siano.
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