E’ comparso all’improvviso durante un mio social-zapping l’articolo di Diego Dalla Palma “I consigli per nascondere la pancetta”, con in pagina una foto di Scarlett Johansson in tubino di raso bianco con spalle scoperte: bellissima, forme invidiabili ma con un leggero gonfiore al basso ventre.
Ci sono sacrifici che vanno fatti all’altare dell’efficienza a scapito di quello dell’eleganza: V A F F A N C U L O !
Si, vaffanculo Sig. Dalla Palma! a lei e a tutto la cultura becero-maschilista e edonista che ci perseguita.
No, non è questione di retorica, mi ascolti un’attimo.
Innanzitutto non accetto consigli da uno che si atteggia a ‘dilf’ mentre è solo un’uomo di mezz’età, calvo e grigio.
La strategia che rende voi uomini sexy seppur calvi e vecchi e invece noi donne con la pancetta da nascondere, puzza di maschio insicuro e disperato che sposta l’insicurezza degli uomini sulle ‘imperfezioni’ fisiche delle donne.
In questo transfert, è la pancetta un problema da risolvere mentre la barba grigia e la testa calva del sig. Dalla Palma così come degli uomini di mezza età, sono un simbolo sexy.
Del resto, la sua foto scattata con la giusta luce e con sguardo sicuro lancia il suo subdolo messaggio:
“Ehi, dai , guarda come sono figo, nonostante la testa pelata e la barba grigia”.
Sig. Dalla Palma, e tutti quelli come lei, diciamolo: se non fosse per questo appello disperato: ma-chi-vi-si-incula???
Vede? non mi rivolgo semplicemente a lei, lei è per me un simbolo e, attraverso lei, mi rivolgo a quella specie di cultura collettiva delirante.
Potrei dirle che siamo davanti al più bieco esempio di società maschilista che vuole l’immagine della donna in forme sempre perfette perché, di fatto, lei deve restare ad ogni costo e ad ogni sforzo ‘un bel bocconcino’, secondo la più atavica legge del cacciatore e della preda.
L’ho messa giù brutale, si, ma sono una che, di certo, “non le manda a dire” a nessuno, e credo se ne sia accorto.
Lo so, parla la mia rabbia che le ribalta addosso le imperfezioni da calvo e canuto così come lei ha indicato la nostra pancetta.
Imperfezioni è la parola chiave, sig. Dalla Palma, perché siamo esseri imperfetti.
Portiamo addosso, letteralmente sul nostro corpo, la nostra storia e il nostro vissuto.
Imperfetti esseri fatti di vita; forse è anche per questo che ci chiamiamo ‘umani’.
L’imperfezione della vita, e, in questo caso, proprio del giro vita, nasce dalle gravidanze delle quali porteremo per sempre i segni; un figlio è l’apice della felicità e l’apice della morbidezza del ventre che l’ha generato mentre la vagina ‘provata’ vorrebbe urlare al mondo: di qui non passa più nessuno! sia chiaro!
Vede, gli ormoni che ci gonfiano le tette di cui voi uomini siete estimatori, non si limitano a riempir reggiseni ma, ribelli, circolano ovunque nel nostro corpo e, con una infima bastardata, si piazzano pure su fianchi e fondoschiena. L’ormone selettivo che rigonfia tette e tralascia i fianchi è l’utopia scientifica che noi donne vorremmo che fosse realtà.
Le necessità della famiglia, dei figli, del lavoro, degli amici, degli hobbies vanno incastrate fra loro ma sono sempre stringenti, come quei fottutissimi jeans.
“Cara, hai passato un anno difficilissimo? Hai dovuto affrontare la morte di un caro? hai cambiato lavoro, stravolto la tua vita personale, risposto ai bisogni dei figli, affrontato una malattia e ti sei rifugiata nella consolazione di croissant e cappuccino ogni mattino nel bar in centro?
Non preoccuparti, ecco i 10 consigli per esaltare la tua pancetta!“
Questo dovevi scrivere sig. Della Palma! Dovevi dirci “incoronate la vostra pancetta e sentitevi regine!”.
Quella pancetta non va nascosta, va esaltata. Sogno un modo in cui si dica: “donna de panza, donna de sostanza”.
Vede, le svelo che non è il tempo a creare solchi nella nostra pelle e a scavare le nostre rughe: è la paura di non farcela, che nessun filler all’acido ialuronico riuscirà mai a colmare quanto un abbraccio muto che dica “grazie, sei bellissima così“.
Siamo stanche, sig. Dalla Palma, di dover lottare con lo specchio e la bilancia per mostrare un perfezionismo che fa gola all’appetito maschile.
E voglio dirglielo chiaro sig. Dalla Palma: se continuerete a farci subdole richieste di 5 chili in meno, noi donne inizieremo a chiedervi 5 cm in più.
E allora lì sono cazzi, ma cazzi veramente.
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