La soluzione contro le “bufale” che corrono sul web? Una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie?
A proporlo è Beppe Grillo, che oggi si è scagliato contro l’ennesima balla diffusa dalla stampa per screditare il M5S. Già, ma chi comporrà la suddetta giuria? Ovvio, che domande: sarà formata da cittadini estratti a sorte.
Quindi, in una congiuntura astrale particolarmente benevola, può darsi che la notizia sull’ipotetica indagine per acquisto e compravendita di fondi yhyrakkarj da parte del capo della sottocommissione del ministero della Rava e della Fava che ha corrotto con l’immissione di credito in un paradiso fiscale alle Cayman l’amico dell’amico della sorella di Pincopallo, legato al clan della Porchetta affumicata, venga affidata al giudizio del signor Peppino di Craco in Lucania, di anni 92, che l’unica bufala che conosce è la mozzarella e che considera il computer uno strumento del demonio.
“Peppino, dacci il tuo parere, lo ha deciso la rete”. “Che minchia dici, qui nemmeno c’è il mare”.
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