Noi donne siamo strane, ok. Ma pure voi…
Se di una tizia siliconata e palestrata diciamo che è obiettivamente carina (perché nei limiti della decenza), di donne non ci capiamo niente.
Perché la “vera Dddonna” deve avere fianchi pronunciati, cellulite, puppe mosce e rughette (e la forza di gravità fa il suo percorso, e la legge di Newton di qui, e la femminilità di là, e su e giù, e Stanlio e Ollio) .
Se invece diciamo che è troppo artefatta, siamo gelose perché comunque è una gran figa e “Vorreste essere voi come lei, se teneste di più al vostro aspetto, indossaste un po’ più di pizzi e andaste in palestra, il maschio non sarebbe COSTRETTO a tradirvi con altre donne più carine che tengono di più all’aspetto fisico”.
Se vi vogliamo incontrare per una botta e via senza impegno (perché poi magari vi piace e diventate ossessivi), siamo delle gran maiale.
Perché atavicamente la Dddonna da sposare dev’essere casta e fedele, e se si concede è una zoccola da manuale (anche se è single) e il passo da “adulta e vaccinata” a “adulta e vacca” è molto breve.
Se invece chiediamo la storia d’amore, siamo delle rompipalle romantiche che si accozzano e credono ancora al principe azzurro, e “Mamma mia quelle che si vogliono sposare sono insopportabili, perché pensano solo a sistemarsi” (SISTEMARSI, parola terrificante, manco fossimo un libro su uno scaffale) .
Una cosa è certa: quando una donna sogna la favola, di sicuro la sua maggior aspirazione non è quella di incontrare Pinocchio, né di fare la bella addormentata che, quando si sveglia (cioè, quando torna in sé grazie ai consigli delle amiche), si ritrova con più corna in testa di una mandria di buoi.
E saremmo noi le contraddittorie bipolari incomprensibili?
Fate pace col pisello (tanto il cervello più o meno è dislocato in zona).[:]
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