4 marzo: elezioni in apnea?

Salvini:
-“Mai con Berlusconi”: si è alleato con Berlusconi.
-“Difendiamo le NOSTRE donne”: paragona Laura Boldrini a una bambola gonfiabile .

Meloni:
-“Difendiamo la famiglia ‘tradizionale’ ”: non ne ha una.
– Nel tempo libero, ‘manifesta’ contro il Museo Egizio di Torino per un’iniziativa che mira a favorire l’integrazione dei cittadini di LINGUA araba, e ne fa una questione di discriminazione RELIGIOSA nei confronti degli italiani ( … ).
-“Prima gli italiani”: se la prende con il direttore – italiano – ex “cervello in fuga” – del suddetto Museo. Direttore che ha avuto pure il garbo di incontrarla e rispondere con grazia a lei e ai suoi fedelissimi. Io, fossi in lui, sarei arrivata con una serie di copie gratuite del mio curriculum e, senza parlare, le avrei distribuite a ognuno di loro.
O forse, io, se fossi un ex cervello in fuga come lui, avrei smesso di essere ex. All’istante.
Cosa che a sto punto, un pochino, no?, sarebbe comprensibile.

5 Stelle:
Pretendono di essere alternativi ai concetti di destra e sinistra in un Paese dove ancora c’è gente che fa il saluto romano.
E in questa posizione intermedia hanno inglobato un elettorato, e talvolta dei candidati, inquietanti, che spesso si discostano di poco dai sostenitori di Salvini.

Renzi, senza saperlo, si è sintetizzato da solo in una delle ultime dichiarazioni che ha fatto: “Turatevi il naso e votate Pd”.

Come quando entri nei bagni poco puliti dell’autogrill.
Come quando vai a cena dalla nonna che ha cucinato i broccoli e a te quell’odore fa schifo.
Che fai, non te lo tappi il naso?
Ti tappi il naso e mangi i broccoli, ti tappi il naso e fai quello che devi fare in bagno, ti tappi il naso e entri in cabina elettorale.
Ti tappi il naso e fai tutto a occhi quasi chiusi perché vuoi solo che finisca presto.
E non ti prendi mica il tempo per riflettere. Eh, no.
Perché quando uno si mette a riflettere per davvero, di solito non parla. E se non parla, chiude la bocca.

E se non respiri dal naso… e hai la bocca chiusa…